La decisione di Vibonati di lasciare l’Istituto Santa Croce si inserisce nelle manovre messe in campo negli ultimi mesi per salvare l’autonomia scolastica del Dante Alighieri. Un istituto che non ha più i numeri per conservare la dirigenza. Forse con l’acquisto delle scuole di Vibonati potrebbe continuarla a mantenere. Ma molti genitori, soprattutto i 72 che hanno firmato la petizione, sono decisi già a iscrivere i propri figli al Santa Croce. Complessivamente le scuole di Vibonati contano complessivamente 104 alunni. I consiglieri di minoranza Borrelli, Capano e Di Giacomo in queste ore hanno inoltrato alla regione un documento con chiedono di non tenere conto della proposta della maggioranza di Franco Brusco perché presentata oltre i termini e discriminatoria. “ Non essendo stata concertata con i genitori degli alunni – scrivono – rischia di minare la credibilità delle Istituzioni Scolastiche e di turbare la serenità delle famiglie, dei docenti e del personale Ata” . Per il gruppo di opposizione capitanato da Borrelli, la proposta, lede il principio della continuità didattica e crea un’oggettiva disparità di trattamento tra il Santa Croce e Dante Alighieri. Dello stesso parere il consigliere di minoranza AnnaFerraiolo “ riteniamo – sottolinea con forza – che ogni scelta in merito al dimensionamento scolastico debba essere condivisa e conformarsi a quanto previsto dalla normativa e dopo un attento confronto con le famiglie” . Ora tutti attendono la decisione della Regione Campania, che dovrà valutare se accogliere o meno, tenendo conto delle norme in materia di dimensionamento scolastico, la proposta di Vibonati. Intanto in paese regna il malumore e tanta confusione. L’amministrazione dal canto suo l ‘annessione alla Dante Alighieri non può fare altro che portare beneifici alla scuola vibonatese. Sempre che, dopo questa baraonda, si riusciranno a formare ancora classi a Vibonati e alla frazione Villammare.
ANTONIETTA NICODEMO