La giunta Comunale di Sapri si allinea alla scelta di Vibonati sul dimensionamento della rete scolastica. Con una delibera di Giunta ha approvato la proposta dell’amministrazione del sindaco Franco Brusco. Si tratta della delibera licenziata in consiglio, dalla sola maggioranza vibonese, che chiede alla regione il trasferimento delle sue scuole , dalla direzione dell’Istituto Santa Croce, dalla quale dipende dal 2000, all’Istituto Dante Alighieri. La delibera approvata dalla giunta saprese, giovedì pomeriggio, è di fondamentale importanza per il futuro dei due istituti comprensivi cittadini . Una delibera che però non gode proprio della firma dell’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Teresa Falce. Quest’ ultima era assente alla seduta insieme all’assessore Amalia Morabito. E’ evidente che quanto accaduto in questi ultimi giorni appartiene, come già detto, ad un gioco politico locale per tentare di salvare l’autonomia scolastica al Dante Alighieri. Un operazione che è stata compresa anche dai cittadini di vibonati che non ci stanno ad essere barattati per una causa che va contro gli interessi dei propri figli ed è per questo che si stanno attivando con tutti i mezzi a loro disposizione per contrastare una scelta politica che non condividono e per la quale non sono stati ascoltati prima dell’approvazione in Consiglio Comunale. Acque agitate anche Sapri. Anche qui la decisione è stata assunta senza alcuna condivisione con le parti interessate nonostante in un consiglio d’istituto del Santa Croce fu chiesto esplicitamente al sindaco Antonio Gentile di convocare le due dirigenti scolastiche ed insieme definire un piano che potesse servire a garantire le due autonomie. La richiesta non è stata presa in considerazione e all’insaputa del Santa Croce la squadra di governo ha firmato la delibera Pro-Dante Alighieri. Seguendo gli accordi politici, lo ha fatto dopo che Vibonati gli ha dato lo spunto. I’Istituto Santa Croce a tutela della sua popolazione scolastica e del suo personale in servizio si è già attivato presso le sedi opportune per far valere i suoi diritti e far venire fuori le illegittimità compiute fino ad oggi a suo danno.