In provincia di Salerno i dirigenti scolastici provano a fare muro contro gli Enti Locali che continuano a disattendere le norme in materia di edilizia scolastica. Numerosi presidi hanno dato inizio alle pratiche per ottenere in tempi brevi i certificati di agibilità minacciando il ricorso alla Procura nel caso in cui non gli verranno forniti. Da Salerno a Sapri sono centinaia i plessi che risultano non adeguati a livello sismico. Ad esempio, dei 135 edifici scolastici delle superiori, solo 20 sarebbero in regola con le norme in materia di sicurezza. Se dagli Enti titolari dei rispettivi edifici non otterranno i certificati di agibilità richiesti i dirigenti scolastico compatti si rivolgeranno alla Giustizia. “ Siamo costretti a farlo – spiega Alessandro Turchi, portavoce dell’associazione nazionale Solo Dirigenti – dalle istituzioni gestori degli edifici non arrivano rispose e noi presidi siamo come vasi di coccio tra vasi di ferro . Se chiudiamo le scuole verremo denunciai per interruzioni di servizio, se le apriamo in assenza di certificati di agibilità ci esponiamo a denunce delle famiglie in caso di incidenti degli alunni” . Anche nel Cilento e nel Vallo di Diano si sono verificati episodi incresciosi. Più volte, ad esempio, sono caduti pezzi di intonaco dal soffitto. Diversi Comuni hanno messo mano ad una progettazione per la costruzione di scuole nuove di zecca, riuscendo ad ottenere anche i fondi necessari per realizzarle. Tanti però gli edifici scolastici in Provincia di Salerno. Il 90% è fuorilegge e i presidi non sembrano più disposi ad essere complici di una politica amministrativa disattenta in materia di sicurezza scolastica. La protesta è appena all’inizio. In questa lotta non faranno mancare la loro voce i presidi dell’area più a Sud del Capoluogo anche loro alle prese con edifici datati e con gravi carenze strutturali.