La sospensione della didattica in presenza nelle scuole campane ha creato tensioni nelle comunità scolastiche. Ovunque si sono registrate azioni di proteste. C‘è chi è sceso in piazza e chi ha presentato ricorso al Tar chiedendo la revoca dell’ordinanza di chiusura firmata da De Luca la scorsa settimana. La decisione del Tribunale amministrativo dovrebbe arrivare tra oggi e domani. Nel frattempo il Governo centrale con il Dpcm di domenica scorsa ha stabilito che le scuole italiane continuano in presenza ma per le scuole superiori di secondo grado sono previste, dove è necessario, entrate scaglionate dalle 9 e turni pomeridiani. Ai dirigenti è stata data una settimana di tempo per organizzarsi. Una disposizione chiara e precisa dello Stato italiano che però ha generato confusione e speranze in Campania. A creare caos anche una fake news. Segnala una fantomatica ordinanza con cui De Luca dispone la riapertura delle scuole in tutto il territorio a partire dal 21 ottobre. Una notizia falsa che, almeno per alcune ore, ha riportato il sereno tra le famiglie. Ma adesso cosa accadrà? C’è chi attende la sentenza del Tar e chi continua a confidare in un dietrofront del presidente De Luca. Poi ci sono Sindaci, come quello di Pollica, che sostengono che l’ordinanza regionale è stata superata dal decreto nazionale e quindi anche in Campania bisogna tornare alla didattica in presenza a partire da mercoledì prossimo. Secondo indiscrezioni la questione è al vaglio del governo, ragione che potrebbe produrre nuove disposizioni. In questo caos generale si inseriscono le contestazioni dei sindaci dei piccoli comuni. Il primo cittadino di Santa Marina con una lettera ha chiesto al presidente De Luca e al ministro Azzolina il ripristino della didattica in presenza “perché – spiega Fortunato – sui territori del Cilento e del Vallo di Diano i casi covid sono limitatissimi e la densità abitativa è talmente bassa da consentire il distanziamento sociale”.
Antonietta Nicodemo