La musica come strumento di conoscenza, come concezione che si apre all’analisi della realtà. Questo è quanto artisti a tutto tondo come Max Neuhaus hanno avuto il merito di proporre ed è quanto è stato portato all’attenzione degli alunni del Polo liceale Carlo Pisacane, in particolare a quelli che studiano all’indirizzo musicale, in una giornata di studi sul rapporto tra Arte Sonora e Art Visiva, terzo evento del progetto “Lezioni Concerto”. I professori dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli Pasquale Napolitano e Stefano Perna, coadiuvati dal Prof. Persico dell’Università di Salerno, hanno introdotto la figura di Max Neuhaus, un percussionista e musicista statunitense che scelse proprio il Golfo di Policastro per trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Sepolto a Marina di Maratea, sebbene poco conosciuto ai più, ha portato qui in questo territorio la sua riflessioni filosofica che, partendo proprio dalla musica, ha rivoluzionato il modo di rappresentare lo spazio. Per Neuhaus, lo spazio non è mai neutro, perché è occupato dal rumore, dal suono, sempre, e proprio in questi luoghi, a Maratea, scelta da Neuhaus perché meno rumorosa di Capri, è il territorio ad occupare lo spazio, sono i suoni della natura e noi dobbiamo operare per creare la giusta interazione tra il nostro rumore e quello della natura. Il seminario svoltosi al liceo ha permesso non solo di far conoscere alle nuove generazioni questo grande musicista, e il grande potenziale che ha lasciato, soprattutto a chi vive in questi luoghi, ma è stato anche il primo passo di un percorso che si condenserà di laboratori e performance, in cui i giovani allievi saranno chiamati a riflettere per un anno sul tema del silenzio e del suo spazio, esplorando con maggiore attenzione la propria realtà. Un messaggio come sempre interessante e ricco di futuro quello lanciato dal prof. Persico che ha rivolto ai ragazzi questo invito: “Abituiamoci agli artisti che ci fanno vedere oltre i nostri sensi, guardiamo questo nostro potenziale con altri occhi”. In questa occasione è stata proposta anche l’idea di un’istallazione presso il Museo delle Arti di Vibonati, in pieno centro storico. L’intenzione è quella di far suonare o non suonare il Museo, impacchettarlo e farlo respirare come una persona, farlo vibrare, sempre nell’ottica del legame tra suono e spazio e nella consapevolezza che la natura è il sound design del Cilento.
Daria Scarpitta