Il piano di zona S9 rischia di perdere i fondi per il triennio 2013-2015. La programmazione inoltrata alla Regione Campania con la richiesta di un finanziamento pari a un milione di euro è priva della firma del comune di Santa Marina. Senza il via libera anche del sindaco Dionigi Fortunato il progetto proposto al governo Campano non può andare avanti nelle procedure. Il dirigente del Settore Assistenza Sociale Antonio Oddati ha dato tempo fino al 9 ottobre al coordinamento del piano per recuperare la firma del sindaco santamarinese altrimenti procederà al commissariamento. Giuseppe Del Medico primo cittadino di Sapri, comune capofila dell’ambito, ha già chiesto alla regione un incontro urgente sull’ argomento. Se la richiesta non sarà accolta l’assemblea dei sindaci dei comuni del piano S9 dovrà stabilire i passi da compiere per tentare di evitare di perdere i fondi regionali destinati ai servizi sociali. “ Il rischio è proprio questo “ spiega il Del Medico “ per poter accedere ai finanziamenti – precisa – bisogna rispettare delle scadenze che potrebbero slittare con l’eventuale arrivo di un commissario. Spero che Fortunato riveda la sua posizione altrimenti non consentirà a tutti gli altri 16 comuni che fanno campo al nostro ambito di poter usufruire di risorse importanti per l’assistenza alle fasce deboli. Ricordo al collega sindaco che nel Programma che abbiamo inoltrato in regione con la richiesta di fondi per il prossimo triennio abbiamo incluso anche progetti per il comune di Santa Marina”. La decisione di non firmare il piano triennale è una conseguenza della delibera approvata in consiglio comunale su proposta del presidente Giovanni Fortunato. Nel maggio scorso il civico consesso santamarinese con dieci voti favorevoli e l’astensione dei tre consiglieri di minoranza, ha deciso di non partecipare al nuovo ambito territoriale S9 e di gestire autonomamente i servizi sociali. “ La mancanza di fondi regionali – spiega il presidente del consiglio – fa sì che la maggior parte delle spese vengano sostenute dagli Enti Locali che ne fanno parte. Per questo mi sembra opportuno, in questo particolare momento economico, usufruire delle figure professionali già a nostra disposizione per garantire la giusta assistenza alle fasce sociali più deboli del nostro comune”.
Antonietta Nicodemo