Nel comitato pro Sicignano Lagonegro riprende vigore la speranza di veder riattivata la tratta ferrata ormai dismessa da oltre un ventennio. Ieri, infatti, nella seduta della commissione Trasporti alla Camera è stata data lettura alla nota di risposta all’interrogazione presentata lo scorso 14 maggio dal deputato salernitano del partito democratico Tino Iannuzzi. Dalla comunicazione ufficializzata dal sottosegretario Rocco Girlanda, si evince che entro settembre Rete Ferroviare italiana, definirà entro settembre un nuovo studio di fattibilità per la riapertura del transito su ferro dal salernitano al potentino. L’analisi dovrà verificare se ad oggi esistano le condizioni per poter ripristinare la linea con un contenimento dei costi. Secondo uno studio, già redatto dalla regione Campania nel 2007, per rivedere scorre i treni sull’asse ferroviario dismesso nel 1987 per lavori di elettrificazione, in realtà mai partiti, servirebbero circa 370milioni di euro. “E’, invece, indispensabile, ha sottolineato Iannuzzi, che il progetto di riattivazione riduca al massimo i costi, prevedendo soluzioni tecnologicamente adeguate, ma il più possibile adeguate”.
Roberta Cosentino