Sicilì: “Barattolo. L’ottavo nano contro la crisi” .
Buona la partecipazione alla prima giornata del Baratto, organizzata dalla Cooperativa Sociale “Terra di Resilienza” e svoltasi sabato pomeriggio in Piazza Umberto I. E’ stata una giornata di festa e d’incontro, caratterizzata anche dalla presenza di numerosi curiosi. Quadri, oggetti d’antiquariato, alimenti dell’orto, semi antichi e saponi artigianali: sono questi i beni presentati dalla comunità dello scambio ma c’è anche chi (come un gruppo di giovani), ha barattato beni immateriali, offrendo la propria esperienza nella creazione di siti internet e di video, e chi in cambio di un oggetto, ha regalato la sua prestazione musicale o un reportage fotografico sull’evento. Il barter che ha barattato con più soggetti economici è stato il “Frantoio Marsicani, di Sicilì: l’olio extravergine d’origine locale è stato, dunque, il prodotto maggiormente ricercato.
Barattare è un nuovo modo per fare shopping e fare acquisti non è mai stato così facile: il baratto fa bene al borsellino, perché non compri nulla; all’ambiente, perché riutilizzi tutto; e alle relazioni. Basti pensare che, dalla California, un ingegnere, venuto a conoscenza della festa del Baratto a Sicilì, ha contattato gli organizzatori dell’iniziativa, mettendosi a disposizione per la traduzione, dall’italiano all’inglese, del sito internet della “Terra di Resilienza”, in cambio di una gita o di una bella cena cilentana.
Soddisfatto tutto lo staff della festa del baratto. Si auspica che l’iniziativa possa diventare un evento a cadenza mensile.
Caterina Guzzo