Potrebbe trattarsi di una banda semiprofessionista quella che venerdì notte si è introdotta nell’ufficio postale di Sicilì ed ha rubato la cassaforte da 600 chili in cui erano custoditi circa otto mila euro. Il Maresciallo Campisi e l’appuntato Puccio della stazione di Casaletto Spartano, i quali indagano sull’episodio, dopo accurate indagini, sono riusciti a recuperare la cassaforte che era stata abbandonata dai ladri in un terreno alle spalle del cimitero sicilese. I malviventi per aprire la cassaforte hanno adoperato la fiamma ossidrica e poi si sono impossessati del denaro, dopo aver già rubato una Fiat Uno per mettere a segno il colpo. La vettura è stata rinvenuta in una campagna di Caselle in Pittari al confine con Sicilì. L’auto è ora a disposizione dei carabinieri e sarà ispezionata millimetro per millimetro a caccia di elementi utili per risalire ai ladri. I malviventi si sarebbero introdotti all’interno dell’ufficio attraverso una piccola finestra di un locale che il comune utilizzava per accumulare rifiuti ingombranti, che proprio il giorno prima era stato svuotato e che è attiguo alla stanza in cui si trovava la cassaforte che i malviventi hanno portato via, molto probabilmente caricandola nel portabagagli della vettura rubata un’istante prima in un piazzale poco distante dall’ufficio postale. L’automobile, di oltre 25 anni, era facile da aprire e i malviventi se ne sono impossessati senza alcuna difficoltà. L’allarme all’interno della filiale è scattato alle due di notte ma quando i carabinieri sono giunti sul posto per i controlli, il colpo non era stato ancora messo a segno. Molto probabilmente i ladri si sono nascosti e quando i militari sono andati via hanno agito per mettere a segno il loro piano che avrebbero eseguito staccando la corrente elettrica. Prima di abbandonare l’ufficio postale però non hanno fatto in tempo ad impossessarsi anche delle immagini della videosorveglianza interna che ora sono a disposizione e al vaglio dei carabinieri del Capitano Tamorri insieme ai video delle telecamere collocate nel centro del paese e una tra queste è posizionata a pochissimi metri dall’ingresso della filiale di poste italiane. L’episodio della rapina ha scosso la piccola comunità di Sicilì, dove tutto si svolge in serenità. Considerando la disinvoltura con cui la banda ha agito è facile immaginare che il piano fosse stato ben studiato in ogni suo piccolo particolare. “ E’ assurdo – afferma il sindaco Cono D’Elia – con quanta sicurezza hanno agito i ladri. Hanno fatto ingresso in paese senza alcun timore e con altrettanta disinvoltura sono entrati nell’ufficio portando via una cassaforte di 600 chili”.
Antonietta Nicodemo