Batosta per il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il numero uno di Palazzo Santa Lucia è stato rinviato a giudizio davanti ai giudici della Corte dei Conti regionali per la vicenda delle “Smart Card Covid”, le schede prodotte dalla Regione Campania per attestare l’avvenuta vaccinazione contro il virus.
Per la magistratura contabile si è trattato di una “spesa ingiustificata”, in quanto “doppione” rispetto al green pass adottato a livello nazionale. Le indagini, su cui ha lavorato la Guardia di Finanza, sono scattate dopo diversi esposti presentati da alcuni esponenti politici regionali di centrodestra, che ritenevano inutili le card emanate dalla Regione Campania.
Oltre a De Luca, sono stati citati in giudizio anche Italo Giulivo, coordinatore dell’Unità di Crisi regionale per l’emergenza epidemiologica, Antonio Postiglione, membro e vice dell’Unità di crisi, e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello.
Ciò che viene contestato a tutti e sei è un danno erariale da oltre 3,7 milioni di euro, e in particolare al Governatore De Luca il 25% del danno complessivo, pari a oltre 928mila euro.
La prima udienza si terrà il prossimo 4 luglio, e mentre l’avvocato del Presidente della Regione Campania, Andrea Castaldo, difende a spada tratta il suo assistito, il centrodestra parte all’attacco. “Quella di De Luca è una strana idea della trasparenza” afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone “Il Presidente fa a spese dei cittadini la bella vita politica di un governatore in liquidazione”.