L’hanno cantata a cuore aperto anche i sindaci della comunità del Parco. “So nato a lo Ciliento e me ne vanto”, la più nota canzone-poesia del medico cantautore Aniello De Vita, è stata acclamata come inno del Parco dai primi cittadini dell’area protetta riuniti lunedì nell’ex Chiesa di San Bartolomeo a Pellare su invito del sindaco Gnarra. Hanno deliberato di scegliere questa canzone che rappresenta tutta la bellezza e la ricchezza della terra cilentana come ode del Parco. Un atto simbolico soprattutto, visto che il Parco in quanto tale non si è ancora pronunciato, che ha mirato ad omaggiare il cantautore scomparso nel 2013 che tanto lavoro aveva compiuto sulla cultura cilentana, diffondendo l’amore per questa terra e a dare il giusto risalto al Cilento e alle sue caratteristiche . Ad annunciare nei giorni scorsi l’iniziativa dei primi cittadini era stato il fratello del cantautore, Giuseppe De Vita che ha assistito poi alla deliberazione tanto ricercata e assunta finalmente dai sindaci. Aniello De Vita, medico anestesista di Moio della Civitella poi specializza tosi in Cardiologia, dedicò gran parte della vita agli studi antropologici sul Cilento e cantò l’amore per la sua terra in giro per il territorio, raccogliendo e componendo canti e canzoni popolari. Chi lo ha conosciuto si è mobilitato per conferire un riconoscimento concreto alla sua opera. E così il sindaco di Moio si è dato da fare perché diversi consigli comunali del Cilento prima, e la Comunità del Parco poi, deliberassero la proposta di rendere “So’ nato a lo Cilento e me ne vanto” inno del Parco. Dopo la votazione, è stato quanto mai naturale per i sindaci, da quello di Capaccio a quello di San Giovanni a Piro, fasce tricolori al collo, lasciarsi andare sulle note della canzone interpretata per l’occasione dal nipote di De Vita, Angelo Loia. Insieme hanno cantato il noto ritornello facendo pensare alla volontà di costruire un’identità comune sulle pur molteplici anime del territorio.
Daria Scarpitta