Una stagione memorabile, quella offerta dall’associazione culturale “Oltre Pisacane” a Sapri e nel Golfo di Policastro. Una carrellata di scienziati, filosofi, giornalisti, scrittori,musicisti, critici ha dato la scossa a questo territorio, ha portato i grandi temi nazionali e internazionali in questo piccolo angolo di mondo e ha reso il Golfo centro vivo del dibattito culturale. Il genetista Edoardo Boncinelli, lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, il giornalista Antonello Caporale, il musicista Arturo Annecchino, il libero pensatore Giampiero Muggini, solo per fare alcuni nomi, hanno colorato questi mesi, impedendo che il torpore infiacchisse la comunità locale. E’ stata un’opportunità, un’occasione di crescita giunta da un bene di lusso come la cultura che l’associazione “Oltre Pisacane, con il suo Presidente Franco Maldonato e i suoi vice Gaetano Bellotta e Goffredo Iannotti, ha avuto il merito di ritenere passo imprescindibile dell’evoluzione di questo territorio perché esso non dimentichi come anche in passato ha avuto ruolo di protagonista in tanti eventi di rilievo e continui a rivendicare il proprio spazio e ad allenare il proprio intelletto. Ed è così che a chiudere questa stagione di successi questo venerdì sera a Sapri sarà il filosofo, psicoanalista e docente universitario Umberto Galimberti, fine esaminatore della realtà attuale, conosciuto per le sue riflessioni sul tempo, sul corpo e sulle loro trasformazioni. Alle 19 presso l’auditorium di Sapri terrà una lectio magistralis sul tema “I giovani e la globalizzazione”. Più volte Galimberti ha affrontato i mutamenti in atto nella società individuando le cause della paura crescente nei confronti delle migrazioni negli effetti di quella globalizzazione economica che, attraverso la libera circolazione del denaro, ha sottratto certezza ai confini, ha de- territorializzato gli stati, eliminando le basi su cui si fondava la fiducia umana, quel riconoscere i luoghi e le persone attraverso l’appartenenza, gli usi, i costumi , la lingua, le regole. “Dovremo fare i conti con la differenza- ha scritto più volte Galimberti-. come un giorno, ormai lontano, siamo stati costretti a farli con il territorio e la proprietà. La diversità sarà il terreno su cui far crescere le decisioni etiche” E in questo contesto plurale si inserisce e cresce una gioventù sempre più nichilista, che non dà più peso ai valori supremi e vive schiacciata nel presente. Questo ospite inquietante, il nichilismo, appunto, come spiega nel suo libro Galimberti, può essere messo alla porta se si saprà insegnare ai giovani l’arte di vivere. Saranno queste le premesse da cui partirà la riflessione di Galimberti a Sapri, un’analisi di quella componente determinante della società, i giovani, inserita nel contesto odierno, un tema quanto mai attuale dopo le recenti tragiche vicende che hanno visto protagonisti proprio dei ragazzi di oggi.
Daria Scarpitta