Un incontro urgente con la Responsabile Provinciale delle Suore Missionarie di Sant’Antonio Maria Claret per definire tempi, modi e spazi da dedicare al loro eventuale arrivo. E’ quanto ha chiesto il sindaco di Vibonati Franco Brusco al parroco Don Martino Romano dopo che questi aveva sondato in una lettera al primo cittadino la disponibilità ad offrire a titolo gratuito una parte del Convento di San Francesco, quella lasciata libera dalle Suore Ancelle di Santa Teresa, per ospitare l’opera di apostolato della seguaci di Madre Leonia Milito. Il sindaco, in risposta, ha scritto al sacerdote e per conoscenza al vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, dimostrando buona disposizione all’arrivo delle suore non mancando, tuttavia di lanciare una stoccata a Don Martino per quella che Brusco definisce “una iniziativa personale” del parroco, tra l’altro “riportata tempestivamente sui social e comunicata nell’omelia di domenica”. Comunque sia, dalla lettera emerge che l’amministrazione Brusco non è contraria all’arrivo delle suore, ma che essendo mutate le condizioni che avevano portato lo scorso maggio il primo cittadino a rivolgere un appello alle Ancelle di Santa Teresa affinchè rimanessero a Vibonati, ci sono nuovi elementi da valutare. Nel Convento infatti dovrebbero essere ospitati i migranti del progetto Sprar a cui il Comune ha aderito . Una decisione assunta dopo che la struttura è rimasta disabitata e che le Suore di Santa Teresa non hanno rivendicato il loro posto. « Questa Amministrazione» – si legge nella lettera del sindaco Brusco – rimasta senza riscontro alcuno la lettera aperta dello scorso maggio, «ha deliberato con atto n. 247 del 13.07.2017 ( dopo un assordante silenzio di oltre gg. 40 ) di destinare una parte degli spazi predefiniti, per opere ed attività di alto profilo sociale ed umanitario in piena sintonia con l’appello del papa, che ebbe a dire : “ I conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi”……. “ I conventi vuoti non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati.»
In sostanza, l’amministrazione ha già preso un impegno per l’accoglienza dei migranti. Il Monastero è stato scelto , ci ha spiegato il primo cittadino, dopo che in risposta all’avviso del Comune per reperire alloggi erano arrivate solo messe a disposizione generiche. Per dare dunque un riscontro immediato al Ministero, essendo il progetto Sprar già approvato, si è deciso di utilizzare il covnento. Quindi al momento sarebbero disponibili solo 150 mq ed eventualmente la canonica. Il primo cittadino ha dunque chiesto un incontro urgente per trovare una soluzione condivisa con le missionarie interessate ad operare a Vibonati.
Daria Scarpitta