Querelato un consigliere della minoranza di Teggiano per le riprese del consiglio comunale del 10 marzo scorso pubblicate su Youtube. La denuncia, confermata dal sindaco Michele Di Candia, sarebbe stata presentata dal segretario comunale. Potrebbe approdare dunque nelle aule giudiziarie la querelle che da circa un mese sta monopolizzando le schermaglie politiche nella Città-Museo dal Vallo di Diano. Tutto ha avuto inizio quando la consigliera del gruppo di minoranza “Rinnoviamo Diano”, Velia De Paola, ha chiesto e ottenuto dal Presidente del Consiglio prima dell’inizio dell’assise, il permesso a riprendere la seduta del civile consesso. La riunione venne ripresa con il telefonino e, dopo aver consegnato su supporto digitale una copia delle registrazioni al Comune lo scorso 10 aprile, le stesse vennero pubblicate sul canale YouTube del gruppo di minoranza, il quale da tempo aveva chiesto formalmente, ma sempre invano, al sindaco che venissero registrate le sedute del consiglio comunale, essendo spesso convocato in orari di lavoro che non consentivano la partecipazione dei cittadini. Dopo la pubblicazione, però, sono scattate le polemiche. La maggioranza, attraverso lo stesso Presidente del Consiglio, ha fatto sapere di aver dato l’autorizzazione alle riprese ma non alla loro pubblicazione e che il gruppo “Rinnoviamo Diano” avrebbe dovuto prima far prendere visione delle registrazioni al segretario comunale per ottenerne l’autorizzazione, visto che andavano tutelati eventuali dati sensibili e andava verificato che le riprese fossero proprio quelle per cui si era data l’autorizzazione e non altre dal pubblico. Ora è arrivata anche la querela del segretario comunale. “Sono d’accordo con quanto compiuto dal funzionario – ha detto il sindaco Michele Di Candia – Non sono questi i modi di fare opposizione”. Ma la minoranza si dice tranquilla in merito al proprio operato. “Non ci sono gli elementi per presentare querela. – ha detto il capogruppo Rocco Cimino – Non vi erano dati sensibili. Inoltre, qui si confondono i ruoli. L’autorizzazione alle riprese la può dare solo il Presidente del Consiglio a cui infatti ci siamo rivolti. E’ una corbelleria che il segretario debba prima verificare. Che cosa c’entra il segretario comunale? Avevamo chiesto di effettuare le riprese perché volevamo dimostrare alla maggioranza che, contrariamente a quanto sosteneva nel respingere le nostre istanze di registrare le sedute, non ci vogliono molte risorse per farlo. Basta un semplice telefonino.”
Daria Scarpitta