Era finito nei guai nei giorni scorsi un allevatore di Teggiano al quale era stato notificato da parte del Sindaco Michele Di Candia l’abbattimento di 120 suini, di sua proprietà, perché privi del marchio identificativo e della certificazione sanitaria necessaria, per cui se ne ordinava l’abbattimento e la distruzione entro le 72 ore dal provvedimento, senza alcun indennizzo e con spese a carico del proprietario degli animali. L’ordinanza arrivò a conclusione dell’ispezione effettuata il 30 Luglioscorso dal Dipartimento di prevenzione del Distretto sanitario di Sala Consilina, con il supporto dei Carabinieri forestali di Padula, nell’ambito dei controlli predisposti sul territorio per verificare il rispetto delle normative relative al settore alimentare e all’allevamento. L’istanza, però, impugnata dall’allevatore, difeso dall’avvocato Nicola Senatore, è stata revocata dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno, che ha accolto le ragioni sollevate dal difensore, per cui sono stati sospesi gli effetti di abbattimento e distruzione dei suini previsti nell’ordinanza sindacale. Nel ricorso si è fatto anche esplicito riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale, primo provvedimento internazionale che educa al rispetto di ogni forma di vita, anche quella animale.
Maria Emilia Cobucci