“Sono stato sfiduciato e non so esattamente perché”. Così il vice sindaco di Torraca Daniele Filizola sulla revoca di due incarichi a firma del sindaco Ferdinando Ciamba. Alcuni mesi fa gli è stata ritirata la delega alla Comunità Montana e pochi giorni fa è stato estromesso dal coordinamento del Piano di Zona S9. Restano in mano a Filizola tutti gli altri importanti incarichi come quello di vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici. Ma il diretto interessato non sembra aver digerito la decisione del primo cittadino di revocarlo dagli altri due ruoli che gli aveva affidato dall’inizio del mandato dell’ammistrazione eletta tre anni fa. “ Credo – afferma il vice sindaco – che la decisione di mandarmi via dalla comunità montana e dal piano di zona sia stata assunta in maniera autonoma da Ciamba e non dall’intero gruppo di maggioranza. Non ne conosco le ragioni – continua – ma ne prendo atto e mi metto da parte, in attesa di nuovi eventuali sviluppi”. Sorpreso della reazione il sindaco: “ Filizola da tempo ha rinunciato alla delega ai servizi sociali e mi è sembrato opportuno – precisa Ciamba- revocarlo dal coordinamento del Piano di Zona “. Da pochi giorni, infatti, a rappresentare Torraca nell’assembela dei sindaaci dell’ambito s9 è direttamente il primo cittadino. Il debutto lo ha fatto proprio nella recentissima seduta del coordinamento in cui si è deciso di votare la delibera che si oppone al commisariamentro disposto dalla regione e al comportamento assunto dal comune di Santa Marina in questa vicenda. Una delibera che con Ciamba ha ottenuto il voto favorevole. Diverso probabilmente sarebbe stato il voto di Torraca con Filizola nel coordinamento. Un uomo che, diversamente da Ciamba, da sempre è vicino al centro destra e in particolare a quel centro destra attualmente rappresentato in Regione e Provincia da amministratori di Alfano, Santa Marina e Rocca Gloriosa: i tre comuni che non hanno preso parte alla seduta del coordinamento contro il commissariamento. La sensazione è che a Torraca iniziano già a delinearsi nuovi schieramenti per le amministrative 2015, a meno che il voto non venga anticipato all’anno prossimo a seguito dello scioglimento del consiglio per la mancata approvazione del bilancio. Pare che la politica locale stia maturando anche questa possibilità.
Antonietta Nicodemo