E’ un imprenditore edile di Scario l’uomo che giovedì pomeriggio accidentalmente ha colpito a morte Josè Antonio D’Adamo durante una battuta di caccia al cinghiale tra i boschi di Torre Orsaia. Il quarantenne, padre di due figli, sconvolto, si è costituito presso la caserma dei carabinieri di Torre ed ha raccontato la sua versione dei fatti. L’uomo, secondo quanto riferito al maresciallo Nucera che conduce le indagini, stava inseguendo insieme ad un compagno un cinghiale che si era messo in fuga dopo essere stato ferito da un altro cacciatore del gruppo. Quando poi l’animale è stato raggiunto, dalla doppietta dello scariota è partito un colpo che però, invece di colpire mortalmente il cinghiale ha trafitto l’amico Josè che si trovava poco distante dal maiale selvatico che, nel frattempo, in seguito alla ferita, era deceduto proprio in quel luogo. I militari durante i primissimi sopralluoghi hanno infatti rinvenuto entrambi, sia il cacciatore che l’ungulato, senza vita. Il cacciatore scariota è ora indagato per omicidio colposo. Nella lista degli indagati restano anche gli altri sette che componevano la squadra e che giovedì scorso si trovavano in località Casalino di Torre Orsaia per una battuta al cinghiale. “ Ora dobbiamo verificare – precisa il Pm Alfredo Greco, che coordina l’inchiesta – se quanto dichiarato dal reo confesso collimi con le deposizioni dei suoi compagni. Solo allora gli altri sette potranno essere scagionati dal reato di omicidio colposo” . Questa mattina i carabinieri della locale stazione insieme agli uomini della forestale con speciali apparecchiature hanno eseguito un ulteriore sopralluogo nell’area in cui si è consumato il drammatico incidente per verificare se si tratta di una zona sottoposta a particolare vincoli e dunque accessibile alla caccia. Lo stesso accertamento è stato effettuato nel bosco vicino, dove, sempre nella giornata di giovedì, nel corso di un’altra battuta al cinghiale, un cacciatore di Giffoni Sei Casali ha ferito alla gamba un 30 enne del posto Antonio Speranza che si trovava lì per cercare funghi .
Antonietta Nicodemo