Ancora un furto in una Chiesa. Ancora un attentato alla devozione dei fedeli. Questa volta ad essere sottratto è stato l’oro di San Donato custodito nella Chiesa recentemente restaurata di Torre Orsaia. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di mercoledì, proprio pochi giorni prima delle celebrazioni dedicate al Santo, che ricadono domenica 2 luglio . Ad accorgersene il sacrestano e alcune donne arrivate intorno alle 18 per sistemare gli addobbi floreali. Hanno subito notato che la stoffa del baldacchino che ospita la statua era stata spostata e l’urna reliquiaria scassinata. All’interno non c’era più il mantello rosso che avvolgeva solitamente il simulacro e dove erano cuciti gli ex voto in oro a formare palme e fiori. Immediatamente il parroco Don Pasquale Pellegrino ha informato del furto i Carabinieri della locale stazione di Torre Orsaia presentando denuncia contro ignoti. Le indagini, condotte dal Comandante Domenico Nucera e coordinate dalla Procura, sono partite celermente. Già sono state ascoltate alcune persone, cosa che ha permesso di circoscrivere l’orario in cui è accaduto il furto tra le 13 e le 15.30 di mercoledì. Le porte della Chiesa sono sempre aperte, specialmente in questo periodo per consentire l’adorazione della statua di San Donato, ma proprio nelle ore centrali della giornata, quando il paese è deserto, il ladro potrebbe avere agito indisturbato. Con ogni probabilità nei giorni precedenti aveva già effettuato dei sopralluoghi per studiare come intervenire. Ecco perché adesso risulta di fondamentale importanza l’acquisizione, già avviata dai Carabinieri, dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi della Chiesa. L’oro sottratto ha scarso valore commerciale essendo vecchio, a 18 carati, ma il suo significato affettivo è elevato. Immenso il dolore degli abitanti di Torre Orsaia per questo atto compiuto per di più su una statua che è un corpo santo perché contiene delle reliquie di San Donato. “La Chiesa è il luogo più sacro della nostra comunità e pensare che qualcuno entri in essa per rubare mi intristisce molto. – ha commentato Don Pasquale – Per i poveri, per chi ha bisogno o fame,le porte della nostra carità sono state sempre aperte. Basterebbe con umiltà chiedere! La nostra parrocchia è aperta sempre durante il giorno per favorire la preghiera personale di tanti che per servizi quotidiani transitano dalla piazza. È un bel segno…una parrocchia aperta sulla piazza per accogliere chiunque voglia ristorarsi spiritualmente! Non ci lasceremo scoraggiare da questo gesto malsano. Pregheremo anche per colui o coloro che lo hanno commesso affinché si pentano e restituiscano alla comunità torrese ciò che furtivamente è stato tolto!”.
Daria Scarpitta