La Tunisia divenuta discarica per i rifiuti italiani. Nell’inchiesta della Procura di Potenza si fa chiarezza sullo scandalo dei 213 container di rifiuti speciali campani attualmente allocati a Persano che erano alla base di un accordo vantaggioso di smaltimento conclusosi a Polla e riportante l’autorizzazione della Regione Campania. Ai domiciliari è finito il funzionario regionale che l’ha concessa Vincenzo Andreola, 67 anni originario di Aquara, mentre altri due dirigenti della Regione risultano indagati per omesso controllo. La famiglia Palmieri, titolare della Sra di Polla che nel settembre 2019 si accordò per trasferire 8 mila rifiuti da Polla al porto maghrebino di Sousse, è stata raggiunta da misure cautelari: il padre Tommmaso e il figlio Alfonso sono finiti in carcere. l’altro figlio Federico assieme all’amministratore delegato Antonio Cancro sono invece ai domiciliari. Ma la vicenda che è venuta alla luce dalle inchieste di alcuni giornali tra cui Il Mattino, è partita dalla Calabria. E infatti in cella è finito anche un altro imprenditore Paolo Casadonte broker e legale rappresentante della Gc Service mentre per Maurizio Innocenzo Mazzotta, della Eco Management, terza azienda coinvolta nell’indagine, sono scattati i domiciliari. Altri due arresti sono arrivati per l’imprenditore tunisino legato alla Soreplast Mohamed Nouraddine, in carcere, e per il dipendente della Sra Ciro Donnarumma, ai domiciliari. Dirigenti pubblici e imprenditori senza scrupoli hanno collaborato all’affare che avrebbe permesso di smaltire i rifiuti speciali a costi dimezzati rispetto a quelli necessari per un normale iter, sfruttando un paese come la Tunisia dove però non potevano arrivare perché differentemente da quanto dichiarato non erano riciclabili. Ora le indagini continuano . Massima attenzione anche su altri rifiuti presenti nella sede della Sra nella zona industriale di Polla e sui contratti stipulati con diversi Comuni campani e lucani che saranno sottoposti a controlli accurati.
In conferenza stampa il Procuratore Curcio ripercorre i legami tra Sra, Regione Campania e organizzazione criminale.
Il tenente colonnello Pasquale Starace: “La Campania terra di transito dei traffici illeciti di rifiuti”.