Il maresciallo Francesco Cetrola, il suo attaccamento al lavoro, la sua lealtà, il suo senso del dovere sono tornati materia viva stamane con la consegna delle borse di studio in sua memoria presso l’Istituto Comprensivo di Santa Marina-Policastro, e presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci di Sapri , le due scuole frequentate in vita dal giovane maresciallo originario di Santa Marina rimasto vittima nel 2013 del crollo della Torre Piloti al porto di Genova. Tanta la commozione durante le due cerimonie ma anche la gioia di veder perpetuati quei valori che hanno sempre improntato la personalità e la vita di Francesco Cetrola. Due ragazze quest’anno si sono aggiudicate le borse di studio in palio, di 500 euro ciascuna, distinguendosi per le competenze scolastiche ma anche per le doti personali, come richiesto dal bando. Al Da Vinci di Sapri, e precisamente al Geometra, ad aggiudicarsi la borsa di studio è stata Filomena Trichiolo di Roccagloriosa. All’Istituto comprensivo di Santa Marina-Policastro, invece, la studentessa della terza media di Casaletto Spartano Antonella Carelli. Voce chiara, determinazione da vendere, nonostante la sua giovane età, e un sogno: diventare magistrato. “ Per me è un onore – ha detto la Carelli – anche perché vorrei lavorare nello stesso ramo del maresciallo Cetrola. E’ grave che tutto questo sia accaduto per un incidente sul lavoro. Spero che da qui sia nata una nuova attenzione verso le tematiche care a chi lavora”.L’entusiasmo e l’orgoglio evidente della giovane studentessa hanno mostrato che il messaggio di questa borsa di studio è giunto con forza alle nuove generazioni che si sono documentate, hanno conosciuto così chi era il primo maresciallo della Capitaneria di Porto di Genova, quale grave tragedia lo ha immolato a soli 38 anni e hanno imparato quanto valgano l’abnegazione, l’impegno, la responsabilità, la solidarietà nel compimento dei propri doveri quotidiani. Una bella lezione arrivata, pur nella tragicità dei fatti, da un giovane ad altri giovani, in controtendenza con la superficialità e l’incostanza che incombono spesso su questi tempi. E il nome di Francesco Cetrola rimasto nel cuore e nel pensiero dei ragazzi presenti è tornato a brillare.
Daria Scarpitta