Effettuati nella giornata di venerdì, presso i laboratori del Ris di Roma, gli accertamenti tecnici irripetibili sul materiale repertato nell’appartamento di Via Donizetti ad Agropoli, dove lo scorso 22 gennaio si consumò la tragedia dei coniugi Vincenzo Carnicelli e Annalisa Rizzo.
Le nuove analisi tecniche sono state eseguite attraverso un’indagine biologica, con l’individuazione dei DNA e la comparazione di questi con i soggetti di riferimento, e un’indagine dattiloscopica, volta ad attribuire e analizzare le impronte digitali e dei piedi.
Non sono bastati, infatti, gli esami autoptici sui corpi delle vittime per comprendere quello è realmente successo nell’appartamento di Via Donizetti, e così, dopo il sopralluogo dello scorso 22 febbraio, quando i Carabinieri dei Ris di Roma e del Sis di Salerno hanno reperito le tracce ematiche presenti nell’appartamento, sui coltelli e i vestiti delle vittime, si è proceduto ai nuovi accertamenti, mirati a rispondere ai tanti interrogativi ancora aperti e chiarire la dinamica di quello che appare, secondo l’ipotesi più accreditata, come un omicidio-suicidio.
Servirà ora attendere gli esiti delle nuove analisi, che verranno trasmessi nei prossimi giorni agli avvocati Leopoldo Catena e Antonio Mondelli, rappresentanti dei familiari delle vittime, ma fino a quel momento nessuna pista può essere ancora esclusa.