Al telefono si presentano come dipendenti dell’Inps, invece non lo sono. Lo Spi-Cgil Sapri-Camerota invita gli anziani a diffidare di queste persone. Se sarà necessario, il sindacato presenterà denuncia ai Carabinieri. Le telefonate vengono fatte ai pensionati ai quali viene chiesto il numero di libretto della pensione e il codice Iban. “È evidente che sono dei malfattori – afferma il segretario dello Spi-Cgil Gerardo Triani – perché l’Inps non chiede al telefono dati così sensibili. I dipendenti contattano i clienti”.
Della questione sono stati già informati anche i dirigenti della sede locale dell’Inps che hanno confermato al sindacato che nessuno dei loro dipendenti è stato incaricato di richiedere al telefono codice Iban e numero del libretto di pensione. Si tratterebbe, quindi, di un altro piano pensato per truffare gli anziani.
Il consiglio è di non fornire dati sulla propria pensione a sconosciuti che telefonano o si presentano davanti la porta di casa. “L’obiettivo di questa gente – afferma Triani – è di sottrarre denaro agli anziani”. La sede di Sapri dello Spi Cgil è a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Antonietta Nicodemo