I casi di truffe continuano a ingannare esperti e meno esperti, soprattutto se si tratta di quelle del finto messaggio o telefoniche, in cui i mittenti o chi sta dall’altra parte della cornetta si finge una grande azienda o società a livello nazionale.
E’ ciò che è accaduto a Sanza, dove un cittadino ha ricevuto un finto messaggio da PosteInfo, servizio di Poste Italiane, che lo informava di una presunta sospensione del conto e lo invitava a cliccare su un link per risolvere la situazione. Ovviamente, il sito a cui l’uomo è stato reindirizzato era fasullo, anche se identico a quello di Poste Italiane. Il correntista è stato successivamente contattato da un truffatore, che ormai in possesso dei dati sensibili dell’uomo e fingendo di volerlo aiutare, gli ha invece prelevato dal conto ben 3.080 euro.
Il cittadino di Sanza si è subito affidato all’avvocato Vito Panzella che, nonostante il rifiuto da parte di Poste Italiane di restituire al correntista la somma persa, ha presentato ricorso al Collegio dell’Arbitrato Bancario Finanziario di Napoli. Le grosse lacune dei sistemi di sicurezza dell’intermediario, evidenziate dall’avvocato, hanno permesso l’accoglimento del ricorso e dunque il risarcimento alla vittima della somma sottrattagli dal truffatore.
Purtroppo non sempre tali ricorsi hanno esito positivo, dunque è importante non cliccare su link sospetti o dare codici, password e altri tipi di dati sensibili a terzi e sconosciuti, perché la truffa del finto messaggio o quella telefonica può essere davvero insidiosa.