Salgono a due i casi di tubercolosi nella Piana del Sele. Dopo il 18enne del Gambia, ricoverato da 4 giorni al Pronto Soccorso di Eboli, a Battipaglia è stata riscontrata la malattia su un altro giovane, trasferito dal nosocomio del “Santa Maria della Speranza” al Cotugno di Napoli. Per entrambi la prognosi resta riservata, mentre nel comprensorio cresce la preoccupazione per l’eventuale presenza di un focolaio. Ad aggravare la situazione, il ritardo della diagnosi: la tubercolosi è oggi curabile con le giuste terapie, ma continua ad essere una minaccia se non presa in tempo, in quanto i sintomi iniziali, come tosse persistente e affaticamento, vengono spesso sottovalutati.
Ed è proprio con questa situazione clinica che il ragazzo nato in Gambia nel 2007 e residente in un centro migranti si è presentato venerdì pomeriggio al Pronto Soccorso di Eboli, dove grazie a una TAC gli è stata riscontrata una grave polmonite con segni evidenti di tubercolosi. Il reparto è stato per questo svuotato e bonificato, in attesa degli esami di laboratorio che diranno con chiarezza il tipo di patologia di cui è affetto il 18enne.
I medici ebolitani, però, non vogliono creare allarmismo sul caso, ma hanno invitato gli ospiti del centro migranti ad utilizzare le mascherine. Secondo indiscrezioni, inoltre, pare ci sia un terzo caso sul territorio salernitano: un terzo paziente ricoverato all’Umberto I di Nocera Inferiore.