Proseguono le indagini sul tragico incidente avvenuto allo svincolo di Eboli dell’Autostrada A2 e che ha condotto alla morte degli avvocati salernitani Mario Valiante e Wilma Fezza. Il conducente del tir è indagato per omicidio stradale plurimo e per lesioni personali nei confronti delle diverse persone rimaste ferite. L’uomo è risultato negativo all’alcol test mentre devono ancora arrivare gli esiti degli esami tossicologici. Allo studio i motivi per cui non avrebbe visto l’ingorgo sempre presente nei pressi dello svincolo di Eboli, un colpo di sonno o una distrazione per l’uso del telefonino per cui si cercherà di controllare se il cellulare era attivo al momento dell’impatto. La morte dei due coniugi ha rilanciato il tema della sicurezza dello svincolo e della costruzione del nuovo, una questione aperta da decenni. Lunedì è in programma un incontro tra gli enti competenti. “Rfi – ha detto il sidnaco Conte -ha completato le procedure e assunto il progetto del nuovo svincolo autostradale il cui completamento è previsto per il 2027 . Ma stamattina è stato il momento del dolore con l’ultimo salute ai coniugi Valiante.
Dolore, commozione , ancora tanta incredulità. In tanti hanno reso omaggio questa mattina agli avvocati Mario Valiante e Wilma Fezza nel giorno dell’estremo saluto. La stessa folla di persone che aveva riempito sconvolta la camera ardente allestita in tutta fretta in Via San Leonardo si è recata per le esequie presso la Chiesa dei salesiani nel quartiere Carmine dove erano cresciuti e si erano formati. In tanti si sono stretti attorno ai fratelli Valiante, in particolare Gianfranco, la cui compostezza ad un certo punto è stata travolta dal dolore per la cara e improvvisa scomparsa. Numerose anche le autorità dal Governatore della Campania De Luca al vice Bonavitacola , dal presidente della Provincia di Salerno Alfieri al comandante provinciale dei carabinieri Filippo Melchiorre mentre sull’altare c’era anche don Maurizio Patriciello . Un applauso, all’arrivo delle bare, il nome di Mario Valiante invocato al suo arrivo e poi l’omelia del vescovo emerito di Foggia monsignor Vincenzo Pelvi che ha definito Mario e Wilma santi della porta accanto, persone di pace, miti, umili che nonostante l’incomprensione e il dolore, hanno tenuto sempre accesa la lampada della speranza. L’arcivescovo ha toccato proprio i sentimenti e i pensieri di chi è rimasto toccato da questa tragedia improvvisa .
Sconvolti i nipoti ancora increduli . “Ci hanno insegnato soprattutto la voglia di vivere e la positività” è stato il loro ricordo.
Mario Valiante era guarito da poco da una malattia e assieme alla moglie stava andando a rendere grazie per la guarigione. Il ricordo a margine dei funerali.