Si alla seconda Asl in provincia di Salerno. Nell’ultimo periodo si è fatta sempre più insistente l’idea di un raddoppio della struttura sanitaria anche tra chi nel pieno vortice dei tagli aveva sottolineato che la perdita dell’Asl era il male minore rispetto alla perdita dei nosocomi. Ma l’ultima esternazione in tal senso, va a scardinare un punto fermo relativo al sistema sanitario. Il consigliere regionale Giovanni Fortunato, infatti, ha preso in mano le redini del dibattito e ha presentato una richiesta al presidente della Regione Stefano Caldoro per sottolineare la necessità di una seconda Asl a Sud di Salerno ma anziché proporre Vallo come storica sede , ha chiesto che venisse ubicata nel Vallo di Diano. “Considerata la soppressione del Tribunale di Sala Consilina – ha scritto Fortunato- non sarebbe male dare un segnale positivo proprio in quel territorio. Vallo della Lucania resterà il polo ospedaliero più importante, mentre la sede della nuova Asl potrebbe realizzarsi nel Vallo di Diano”. Il progetto del consigliere è delineato: dare vita ad una seconda struttura che si potrebbe chiamare Asl “Salerno Sud”, e che interesserebbe il territorio da Eboli al Golfo di Policastro, dagli Alburni al Vallo di Diano, un bacino di circa 400mila abitanti, più grande della provincia di Benevento, pari al 75% della provincia di Salerno. “ In questo modo – continua il consigliere regionale – ci sarebbe un servizio sanitario più efficiente e a portata dei cittadini. Gestire l’attuale Asl Salerno, visto le dimensioni, è impossibile. L’istituzione di una seconda Asl porterebbe anche dignità e autonomia ad un territorio già geograficamente emarginato ed economicamente debole». Inoltre non ci sarebbe, a detta di Fortunato, un aumento dei costi. Si tratterebbe dunque solo di avere volontà politica per realizzarla. Ma la proposta di portare nel Diano la sede, se strappa una risata la sindaco di Vallo Antonio Aloia che non vuole scendere nel dibattito e si chiude dietro un no comment, non viene avallata neppure da una parte del Vallo di Diano. Dall’avvocatura chiamata in causa per la perdita del Tribunale, infatti, arriva la replica sull’Asl: “Le solite questioni di campanile. E’ inutile la battaglia per la sede amministrativa. Ai cittadini non interessa se sta a Vallo o a Polla, ma che gli ospedali funzionino e bene”
Daria Scarpitta