La Pasqua 2014 si avvicina a gran passi e in costiera cilentana l’industria turistica cerca di riorganizzare la macchina dei servizi. Molti alberghi, band & breakfast e campeggi chiusi durante l’inverno si preparano a riaprire i battenti. In diverse strutture sono già giunte alcune prenotazioni non solo per le vacanze di Pasqua ma anche per il lungo ponte del 25 aprile e quello del primo maggio. Gli operatori, come sempre in queste occasioni, confidano nelle belle giornate, altrimenti a rinunciare alla gita fuori porta non saranno solo i prenotati ma anche chi aveva deciso di prenotare solo all’ultimo momento una vacanza in costiera cilentana in caso di bel tempo. All’attivismo degli imprenditori turistici si contrappone l’inattività delle istituzioni locali. Le spiagge ancora oggi non sono pronte ad accogliere dignitosamente chi si appresta a trascorrere un paio di giorni in relax lungo la costiera cilentana. In gran parte gli arenili sono occupati da micro discariche e da una folta vegetazione. Su alcuni tratti le mareggiate hanno lasciato spazzatura di ogni genere e la stessa cosa hanno fatto i cittadini irrispettosi delle regole del vivere civile. Uno scenario che poco si addice con un territorio che dovrebbe richiamare l’attenzione del mercato turistico estivo, che solitamente durante le vacanze di pasqua inizia ad orientare le sue scelte. Dalla ss18 che costeggia il golfo di Policastro è impossibile ammirare lo splendido mare di questi giorni, per via delle lunghe erbacce che ne impediscono la visuale. A Sapri in località Pisacane, uno degli angoli più suggestivi della baia saprese, l’accesso alla spiaggia diventa sempre più un’avventura per via delle innumerevoli buche che punteggiano la strada sterrata. Anche qui la fanno da padrone micro discariche e lunghe scie di spazzatura. Soprattutto gli operatori con le proprie attività affacciate sull’arenile sperano che le amministrazioni comunali armino al più presto i propri operai di tanta buona volontà per una costante pulizia delle spiagge convinti come sono che un territorio che vive di turismo balneare già in questo periodo deve provvedere a liberare dai rifiuti il litorale ed a dotarlo di servizi. Gli operatori sono disposti a dialogare con i sindaci per individuare insieme una soluzione che li aiuti a superare le difficoltà che eventualmente impediscono ai comuni di mantenere costantemente pulite le preziose spiagge.
Antonietta Nicodemo