Una seconda Asl in provincia di Salerno, un’azienda sanitaria che rappresenti l’area del Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. A proporlo in questi giorni, recuperando l’ultimo appello lanciato da Antonio Valiante, sono i presidenti delle Comunità Montane Bussento Lambro e Mingardo, Gelbison-Cervati, Alento Montestella, Calore Salernitano, Vallo di Diano, Tanagro Medio Sele e Alburni in un documento indirizzato di comune accordo al Presidente della Regione Campania, alla Giunta e al Consiglio Regionale della Campania. Nella missiva si analizza la situazione attuale e si fa notare che “ la soppressione dell’Asl Sa/3 ha lentamente indebolito il tessuto dell’offerta sanitaria” a sud di Salerno e “ ha rappresentato lo smembramento delle rete dell’emergenza territoriale, annullando gli standard erogati dai cosiddetti presidi salva-vita” . Inoltre si porta all’attenzione del Governatore-commissario che “l’indebolimento della offerta sanitaria pubblica sta contribuendo alla eliminazione dei servizi essenziali in una zona a forte depressione economica e demografica”. Di qui la richiesta dei presidenti delle comunità montane che rappresentano le aree interne e dunque i 2/3 del territorio provinciale affinché gli enti competenti si facciano parte attiva per la istituzione di una seconda Asl in provincia di Salerno e i consiglieri regionali promuovano una proposta di legge regionale, che preveda questa nuova istituzione. A spiegare il senso dell’iniziativa è il presidente della Bussento Lambro e Mingardo Vincenzo Speranza : “Approfittando del lavoro di rinnovamento che il presidente De Luca sta operando in sanità- ha detto– è auspicabile rimeditare la restituzione di un’azienda sanitaria solo per le aree interne. A dieci anni di distanza, è sotto gli occhi di tutti che le difficoltà dell’offerta sanitaria pubblica, soprattutto per la rete dell’emergenza, sia frutto della soppressione dell’Asl Sa/3. Siamo convinti che la Regione valuterà molto seriamente questa proposta”.
Daria Scarpitta