A poco più di ventiquattrore dalla chiusura delle indagini da parte della procura di Trani per il reato di usura bancaria per gli ex vertici di Bankitalia, Saccomani e Tarantola, insieme ai vertici delle più grandi banche italiane, arriva un’altra tegola sul sistema del credito italiano. E questa volta cade proprio nel Cilento. Il Gip di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, ha infatti rinviato a giudizio l’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni per il reato di usura bancaria. In Campania i due top manager sono finiti nell’inchiesta perchè, in qualità di presidente e direttore generale – stando all’accusa – avrebbero autorizzato interessi usurari ai danni del cliente della banca. La decisione di avvio del processo è stata, infatti, assunta nell’ambito di un procedimento avviato in seguito all’esposto presentato da un imprenditore di Agropoli; Antonio Feola aveva denunciato di aver pagato, fra il 2006 e il 2008, per un prestito acceso nella filiale agropolese di MPS, un tasso effettivo globale del 35% a fronte di un tasso medio che doveva fermarsi intorno al 14,753%, dunque di gran lunga superiore al limite previsto dalla Legge. L’avvio del processo per Mussari e Vigni era stato richiesto il 19 aprile 2013 dal pm Alfredo Greco che, per mesi aveva ricostruito i meccanismi di formazione dei Teg (tassi effettivi globali) che così tanto si discostavano dai tassi medi previsti dalla legge e che, come detto, sono al centro anche dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Trani che proprio l’altro ieri ha fatto notificare 62 avvisi di conclusione delle indagini a vertici di banche e finanziarie.Non è la prima volta che Mussari finisce nel mirino dei magistrati salernitani. Il nome dell’ex numero uno del Monte dei Paschi di Siena è infatti emerso anche durante le indagini relative al crac del pastificio Amato. In particolare sarebbe emersa la presenza di un finanziamento di circa 20 milioni di euro messi a disposizione di una società immobiliare del gruppo Amato da parte di alcune banche, tra le quali il Monte Paschi, per la riqualificazione di uno dei stabilimenti del gruppo Amato destinato a diventare centro direzionale e residenziale.
Roberta Cosentino