Poteva finire in tragedia l’aggressione nel centro cittadino di Vallo della Lucania esplosa per due birre ordinate in un bar oltre l’orario consentito dalle restrizioni anti-Covid. Alla fine un uomo è stato arrestato, il fratello minore denunciato e le loro 2 vittime hanno riportato diverse ferite sul corpo. Passate le 18 due fratelli di una delle famiglie rom residenti a Vallo sono entrati nel bar Da Rocco ed hanno chiesto due birre. Il giovane barman in servizio in quel momento ha precisato alla coppia di zingari che non poteva eseguire l’ordine, perché vietato dalle nuove disposizioni contro la pandemia. Disposizioni che fissano alle 18 la chiusura dei bar. Dopo la chiara precisazione i rom iniziano a prendere a calci e pugni i due barman in servizio in quel momento nel bar, posizionato nella centralissima piazza Vittorio Emanuele. I due dipendenti provano a difendersi dalla furia degli aggressori, poi riescono ad allontanarsi e a ripararsi all’interno della vicina Ottica Maiese. Gli zingari prima distruggono gli arredi esterni al bar poi raggiungono l’ottica e provano invano a forzare la porta di ingresso. Non ci riescono perché antiproiettile. Nel frattempo vengono allertati i Carabinieri. Gli uomini della locale stazione e del Nucleo Radiomobile giungono sul posto e mettono fine al clima di terrore che in un istante era maturato nel cuore della città. I due aggressori sono stati identificati, e dopo la ricostruzione dei fatti, accusati dei reati di tentata estorsione, danneggiamento e lesioni private. Il minore è stato denunciato, il fratello maggiore è stato arrestato. Quanto accaduto non sorprende la cittadina vallese: da tempo alcuni elementi delle famiglie rom che da anni risiedono a Vallo si rendono protagonisti di episodi di crimini di vario genere.
Antonietta Nicodemo