S’indaga sul furto al tesoro di San Pantaleone a Vallo della Lucania. Nei pressi dell’ingresso laterale della Cattedrale, dove sono entrati gli otto componenti la banda di malviventi, sono stati rinvenuti gli attrezzi utilizzati per lo scasso: un’ascia, un martello e una vecchia forca, mentre, al termine della stradina stretta e buia che dalla Chiesa porta sulla Variante, sono stati raccolti alcuni oggetti sacri presumibilmente persi dai ladri durante la fuga. Questo ha fatto ipotizzare che i delinquenti siano scappati attraverso questo vicoletto a piedi e che poi sulla Variante abbiano trovato le auto ad attenderli. I Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania stanno verificando tutti gli elementi mentre si attende l’esito delle valutazioni della Scientifica di Salerno che nella giornata di mercoledì ha effettuato i rilievi sul luogo del furto. Si cerca qualsiasi traccia o indizio che possa permettere di ritrovare la refurtiva e soprattutto di risalire ai responsabili del colpo al cuore di Vallo della Lucania. Le telecamere fatte mettere dalla Chiesa stessa, che pare abbiano registrato giusto pochi attimi prima di essere oscurate, mostrerebbero il momento in cui i ladri, otto e tutti incappucciati e con i guanti, si sono messi all’opera forzando la porta ed entrando nel luogo sacro. Un colpo da professionisti, studiato nei minimi particolari tanto più che in passato già altri 2 tentativi erano stati messi in atto però senza successo. L’ultimo nel 2013. E la comunità vallese, in particolare quella del rione San Pantalone, che si stringe attorno al suo patrono derubato dell’amore dichiarato dai suoi fedeli, s’interroga sull’assenza di telecamere proprio nel centro storico. Il Comitato del rione ne aveva più volte richiesto l’installazione, visti i furti precedenti e la particolare conformazione del centro storico. Il Comune di Vallo della Lucania lo scorso anno con una spesa di circa 260 mila euro aveva assicurato la videosorveglianza installando ben 43 telecamere su tutto il territorio di competenza ma proprio il centro storico ne era rimasto sprovvisto. Ora, proprio mentre i carabinieri sono impegnati a visionare eventuali filmati girati dalla telecamere di esercizi commerciali o di luoghi vicini, gli abitanti del quartiere si chiedono se una telecamera comunale, non così facilmente oscurabile come quelle del circuito interno della chiesa, avrebbe potuto scoraggiare il colpo o consentire di individuarne i responsabili.
Daria Scarpitta
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Hanno agito con precisione come se avessero pianificato a lungo il da farsi. Nella notte tra martedì e mercoledì una banda di ignoti ha sottratto l’oro di San pantalone alla città di vallo della Lucania. Tra le 3 e le 4 di notte, un gruppo si ritiene di circa otto persone incappucciate e con i guanti è entrato in azione con precisione estrema. I malviventi arrivati nei pressi della Cattedrale nel centro storico hanno dapprima disposto i pini alti presenti nella piazza in modo da impedire ad eventuali auto di scendere fino alla Cattedrale e in modo da coprire in parte alla vista il loro operato, hanno poi oscurato la telecamera che si trova su di un ingresso laterale , colpito con una bacchetta di ferro la sirena esterna e divelto con un’ascia la porta riuscendo ad entrare nella Chiesa. Pochi attimi ed è tutto finito. Giusto, il tempo di raggiungere la cappella laterale della Madonna di Pompei posta nei pressi della sacrestia e di portare via tutti i preziosi contenuti lì in una teca, monili d’oro ed ex voto raffiguranti parti del corpo in argento , donati dai fedeli per devozione e ringraziamento nei confronti del Santo Patrono. E’ durato tutto pochissimo perché nonostante l’allarme abbia suonato all’interno della Cattedrale svegliando il parroco don Aniello Scavariello, quando questi ha raggiunto la chiesa il bottino era già stato trafugato e i delinquenti se l’erano data a gambe facendo perdere le loro tracce. A favorire la loro fuga l’ultima azione criminale messa in auto: la banda infatti si è preoccupata prima del colpo di bucare le ruote di tutte le auto presenti nei pressi della cattedrale. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania. Questa mattina erano ancora in corso i rilievi, mentre si cercava di acquisire informazioni dalle telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali vicini. Da quantificare il bottino che non solo aveva un rilevante valore economico ma anche un profondo significato affettivo per i fedeli scioccati stamattina dalla scoperta del colpo al cuore di San Pantaleone.
Daria Scarpitta