Inatteso epilogo per alcuni studenti di una scuola media di Vallo della Lucania, che di ritorno dalla gita scolastica in Sicilia sono finiti in ospedale per un virus gastrointestinale. I primi segnali si sono manifestati a distanza di circa 3 giorni dal rientro, con dolori addominali, febbre, nausea e conati di vomito. Per alcuni studenti è stato necessario ricorrere alle cure dei medici del Pronto Soccorso del “San Luca”, per altri invece è bastato seguire le prescrizioni del medico di base, curandosi così a casa, ma per fortuna per nessuno di loro ci sono state gravi e serie conseguenze o complicazioni.
Il viaggio d’istruzione si era snodato tra le bellezze di Palermo e Agrigento, ma qualcosa deve essere andato per il verso sbagliato: difficile stabilire se le cause siano da imputare a un’intossicazione alimentare, ad esempio per un alimento mal conservato, oppure a un virus contratto in viaggio e trasmesso tra i membri del gruppo, che col passare dei giorni hanno iniziato ad avvertire sintomi simili. Un rientro inatteso e di certo poco gradito, che resterà nella memoria dei giovani studenti e che purtroppo non rappresenta un caso isolato.
L’episodio fa tornare alla memoria quello che è successo soltanto poche settimane fa alle due scolaresche di Recanati e Villaricca, che dopo aver consumato un pasto in una struttura di Capaccio Paestum, rimasero intossicati. L’hotel cilentano, sottoposto a ispezione dai Nas, è stato temporaneamente chiuso per carenze igienico – sanitarie, ma a quanto si apprende, dopo gli adeguamenti richiesti, è tornato in attività.