Potrebbe fermarsi qui la protesta degli operai del Corisa4, incatenati in piazza a Vallo della Lucania da lunedì scorso per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate e la riapertura dell’impianto di Casal Velino, la chiusura del quale ha portato molti lavoratori a stare in ferie forzate retribuite. Il Commissario liquidatore del Consorzio Domenico Del Gaudio ha annunciato che da stamane sono stati messi in pagamento tremila euro a testa e che la prossima settimana dovrebbero arrivare altri arretrati. “Stiamo cercando di dare una risposta- ha detto Del Gaudio- nei tempi che le norme e i pagamenti dei Comuni hanno consentito. Stanno affluendo delle risorse che ora ridistribuiremo impiegandole una parte per pagare i lavoratori e un’altra, più contenuta, per estinguere il debito con le banche” All’arrivo di Del Gaudio, infatti, l’esposizione del Corisa4 era di circa due milioni e 700 mila euro e dal primo gennaio gli istituti di credito avevano deciso di non fare più credito al Consorzio. “La domanda che ci si dovrebbe porre è come ha fatto a fallire un ente pubblico? Come si è arrivati a questa situazione con la mole di denaro pubblico arrivata? – ci ha detto Del Gaudio – Siamo riusciti a sbloccare solo ora i problemi con le banche grazie al fatto che in tre anni abbiamo ridotto il debito ora ammontante ad un milione e 800 mila euro, ma c’è ancora tanto da fare. Stiamo lavorando anche per garantire le prospettive occupazionali agli operai”. Della riapertura dell’impianto di Casal Velino, fermo dal 13 maggio, al di là delle vicende dell’anno scorso, non se ne parla proprio, perché le risorse che arrivano devono essere destinate prioritariamente ai lavoratori e perché il Consorzio non è in condizione di garantire il funzionamento dell’impianto per cui sono necessari consistenti investimenti. L’opportunità per gli operai dunque potrebbe arrivare con il passaggio alla società provinciale Ecoambiente che diventerebbe il loro nuovo datore di lavoro. Questo è quanto vorrebbero i sindacati ma ci sono ancora delle resistenze da dover vincere, visto che le nuove norme hanno fatto perdere competenze nel settore alla Provincia.
Daria Scarpitta