“Gli amministratori e i dipendenti comunali esprimono piena fiducia ed adesione all’operato delle forze dell’ordine e delle autorità inquirenti auspicando che venga fatta chiarezza con la massima rapidità.” Così il sindaco di Vallo della Lucania commenta l’indagine sull’associazione a delinquere dedita alla truffa delle concessionarie, culminata ieri con l’arresto di 5 persone tra cui due dipendenti del Comune, Giuseppe Biondi residente a Casal Velino attualmente in servizio con mansioni di ufficiale di anagrafe e stato civile e Luigi Mautone di Vallo, deputato alle stesse mansioni ma da un anno collocato a riposo . “Nei confronti degli indagati – fa sapere il primo cittadino-saranno adottate tutte le iniziative e le misure disciplinari del caso. L’accaduto deve sollecitare ancora una volta, dipendenti comunali e amministratori, a continuare sempre più a svolgere il ruolo di servitori dello Stato, nel rispetto della Legalità con spirito integerrimo.” L’indagine è partita da una querela sporta nell’agosto 2013 da l titolare di una concessionaria del bergamasco nei confronti di Michele Di Fiore, figura centrale del sodalizio criminale. Di Fiore, che ha una rivendita di auto usate ad Agropoli, aveva concordato con la concessionaria del Nord l’acquisto in conto vendita di una Golf e di una Mercedes Benz classe E consegnando a titolo di garanzia due assegni bancari per il complessivo importo di 30 mila euro. Ma il bergamasco si era reso conto di essere stato truffato dal momento che gli assegni ricevuti risultavano emessi su un conto corrente privo di fondi. Di qui la denuncia da cui sono scattate le indagini che hanno fatto emergere le responsabilità anche di Pierluigi Visco, titolare di una rivendita di auto a Torchiara e secondo gli inquirenti collaboratore e prestanome di Di Fiore, di Gaetano Guariglia di Pollica, titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche che emetteva tramite il suo sportello telematico nuovi certificati di proprietà delle auto, consentendo così a Di Fiore e Visco di rivenderle come se fossero proprie, traendone guadagno diretto e senza alcuna tassazione, e dei due dipendenti comunali di Vallo, che hanno più volte falsamente attestato nei certificati di proprietà dei veicoli che la firma dei titolari delle auto era stata apposta in loro presenza. E proprio questa strana circostanza rinvenuta dai Carabinieri della Compagnia di Vallo, che cioè in due anni nella sola cittadina sarebbero stati fatti circa 800 passaggi di proprietà, e che numerosi venditori di auto, pur provenendo da Regioni lontane , apparentemente avevano preferito fare un lungo viaggio per autenticare le loro firme presso il Comune di Vallo anziché quello di residenza, ha insospettito gli inquirenti e fatto scattare il blitz. Dalle indagini è emerso anche che Di Fiore nel 2011 aveva già truffato nello stesso modo una nota concessionaria di auto di Vallo della Lucania.
DARIA SCARPITTA