Le mattonelle, quelle azzurrine, quelle definite “modello pescheria”, che più di tutte avevano sollevato lo sdegno di cittadini e opposizione comunale, almeno quelle saranno sostituite. E’ quanto emerso dall’ultimo consiglio comunale tenutosi nella serata di domenica a Vallo della Lucania durante il quale si è discusso anche della fontana di Piazza Cattedrale, grazie ad un’interrogazione presentata dal gruppo dei 5Stelle che mirava a chiedere al sindaco contezza su natura e somma del debito contratto dall’amministrazione per la messa in opera e responsabilità delle scelte stilistiche ed estetiche. Nel corso del faccia a faccia tra il primo cittadino Antonio Aloia e il capogruppo del M5s Pietro Miraldi è emerso che la Soprintendente Francesca Casule, più volte chiamata ad intervenire dai contrari alla fontana, secondo i quali il nulla osta della Soprintendenza ci sarebbe sul progetto complessivo e ma non sull’opera specifica, è giunta a Vallo per un sopralluogo lo scorso 28 luglio. Il sindaco Aloia ha detto nel corso dell’assise che la Casule avrebbe espresso in quell’occasione a voce le sue obiezioni a proposito dei materiali utilizzati, che sarebbero difformi rispetto al progetto approvato. Dunque, nonostante il sindaco abbia detto di essere pronto ad andare avanti sul progetto di riqualificazione del centro storico che ha agito contro il degrado causato dagli interventi delle amministrazioni precedenti, presto si procederà a rimuovere le mattonelle ma proprio su questo punto si è scatenata nuovamente la bagarre. “Dal momento – ha detto oggi il grillino Miraldi- che, come è stato poi chiarito dal Sindaco, la somma stanziata per la costruzione della fontana è stata reperita grazie a un debito contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, bisognerà poi appurare chi dovrà provvedere economicamente alle eventuali variazioni imposte dall’organo ministeriale. Non abbiamo invece ottenuto una risposta univoca riguardo al secondo quesito: ovvero a chi vadano attribuite le scelte stilistiche ed estetiche dalla fontana in piazza San Pantaleo. Le piastrelle azzurre di Vietri, per stessa ammissione del primo cittadino, non incontrano neanche il suo gusto personale: se non piacciono a lui, non piacciono alla Soprintendenza, non piacciono ai cittadini com’è che rivestono tutto il corpo centrale della fontana?” Il gruppo del Movimento a Cinque Stelle è pronto a battagliare ancora su questo tema . “Va ricostruito- ha detto Miraldi – l’iter burocratico e legale che ha portato alla realizzazione di un’opera così palesemente impattante e vanno chiarite le relative responsabilità , per impedire che in futuro si continui a fraintendere il concetto di riqualificazione con interventi tesi a peggiorare una situazione già compromessa e che avrebbe bisogno di ben altre soluzioni.”
Daria Scarpitta