Vallo al Centro, il gruppo politico che sostiene la maggioranza del sindaco Aloia, fa le pulci al consigliere di minoranza Pietro Miraldi e in un comunicato stampa denuncia la mancanza di trasparenza del grillino, più volte scagliatosi contro i componenti della Giunta e, in particolare, contro l’incompatibilità e il doppio incarico di Marcello Ametrano.
“C’è chi predica bene e razzola male- si legge nella nota di Vallo al Centro- oggi in consiglio comunale il capogruppo del M5S Miraldi si è dovuto arrendere alla dura legge della trasparenza: nel compilare il curriculum da pubblicare sul sito del Comune, per ben due volte ha dichiarato di essere laureato in Giurisprudenza (e, dunque, al termine di un corso di laurea quinquennale) mentre successivamente ha dovuto ammettere di aver conseguito esclusivamente una Laurea triennale in Servizi Giuridici. Lo stesso Miraldi aveva omesso- si legge ancora- sempre per due volte, di dichiarare incarichi pubblici e privati rilevanti ai fini della legge sulla trasparenza. Il fatto è di estrema gravità non solo dal punto di vista deontologico ma anche politico: con un colpo solo Miraldi ha tradito i canoni del codice deontologico professionale e i principi tanto sbandierati dal M5S quali legalità e trasparenza”. Una guerra, quella in corso, tra gli esponenti del governo cittadino, tutta giocata sui social.La replica di Miraldi non si è fatta attendere. In un post su Fb ha scritto, accompagnando le parole con tanto di vignetta satirica: “
TTENTI A QUEI DUE.
È in atto contro la mia persona un vile attacco personale da parte di un membro della maggioranza. Fino a quando ci si ferma alla politica mi sta bene, così come abbiamo fatto noi del Movimento 5 Stelle, ma indagare e chiedere verifiche sulla mia attività professionale NON DEVE ESSERE CONSENTITO.
Se un Assessore non può svolgere anche il presidente di una partecipata non lo dico io e non lo dice il M5S, lo dice la legge. Era e rimane un atto politico perché insieme all’incompatibilità parliamo di soldi pubblici.
Può un assessore percepire anche compensi quali amministratore di una partecipata? PER ME NO.
Invece indagare (perché il modus operandi è quello di un investigatore privato) su quanti e quali incarichi ricopro è un atteggiamento meschino che purtroppo ha fatto ridere i diversi interlocutori che hanno ricevute le missive con carta intestata dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, di cui ho dovuto (ahimè) anche prendere le difese in seguito alle domande “Ma questo fate a Vallo?” “Ma st’assessore non tene che ffa’?”, evitando così ulteriori brutte figure per il nostro Comune.
Caro assessore, io non devo nascondere un bel niente, tant’è che basta un click e ti appare tutto. Soprattutto perchè non sono incarichi politici, non sono frutto di alcun inciucio. A me la politica non dà stipendi.
Mi piace ricordare un proverbio indiano della tribù degli Oklahoma
«Il vigliacco spara con gli occhi chiusi. E tu caro Assessore stai sparando con gli occhi chiusi!”.