“ Non c’è il pericolo di fuga “. Con questa motivazione il Gip non ha convalidato l ‘arresto in carcere ed ha concesso i domiciliari ad Olga Iacob. La 30 enne moldava è accusata di omicidio volontario per la morte del suo neonato ritrovato senza vita e con il cranio schiacciato in una valigia ritrovata nascosta nella casa di Angellara, dove la donna lavorava come badante. Venerdì, a tre giorni dalla tragedia, è stata interrogata dal Giudice Sergio Marotta. Non è riuscita a dare una risposta a tutte le domande ma ha ammesso di aver partorito il figlioletto, precisando di non aver usato violenze nei suo confronti. Questo è in sintesi ciò che ha ricordato al magistrato. Sulla sua testimonianza, comunque, vige il massimo riserbo. Dopo essere stata ascoltata dal Gip Olga è stata dimessa dall’ospedale di Vallo della Lucania ed è stata accompagnata presso una casa famiglia dove dovrà rimanere in regime di custodia cautelare. Intanto il Comune ha organizzato i funerali per il piccolo “Angelo” che per ragioni ancora sconosciute a tutti, non ha potuto godere della bellezza della vita. Saranno celebrati domenica 6 ottobre alle 9 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Vallo della Lucania, una cittadina che con fatica prova a riprendersi da un dolore così grande.