Acque agitate nel Piano di Zona S8 con Comune capofila Vallo della Lucania. Negli ultimi giorni con le esternazioni di sindaci e consiglieri sono emersi malumori in ordine alla gestione dell’organismo sociale, in particolare con riferimento alle difficoltà di rispettare i pagamenti per cooperative ed operatori e il conseguente blocco dei servizi di assistenza. Il primo ad essere critico è stato il sindaco di Agropoli che ha puntato il dito sulla gestione del Piano da parte dei funzionari che, a suo dire, avrebbe rallentato la Regione nell’approvare la rendicontazione ed erogare il dovuto. Coppola arriva a minacciare di uscire come Comune dal Piano e chiede a gran voce una sua trasformazione in Consorzio sul modello di quanto già avvenuto nel Vallo di Diano. Ma alla voce del primo cittadino si sono poi aggiunte quelle dei consiglieri di minoranza di Vallo della Lucania e di Castellabate. In particolare Nicola Botti ha denunciato una situazione “ drammatica con una esposizione debitoria enorme- ha detto- gli operatori non pagati, i servizi essenziali ad anziani e disabili non erogati, il ricorso ad affidamenti diretti anziché a gare, l’assenza di trasparenza negli atti amministrativi. Al di là delle quote di compartecipazione che spettano ai Comuni, la rendicontazione non viene fatta in maniera corretta e così i soldi non arrivano e quelli arrivati sono stati utilizzati per altre cose.” Per Botti le responsabilità sarebbero politiche ma anche dovute “alla gestione scellerata del coordinamento”. “Nei prossimi giorni- ha aggiunto- 4 operatori faranno causa al Piano di Zona chiedendo un risarcimento di 480mila euro.” Anche il consigliere di minoranza di Castellabate Luigi Maurano è stato molto critico e ha inoltrato una lettera al Governatore De Luca, arrivando addirittura a chiedere di commissariare l’organismo. Domani pomeriggio si riunirà il coordinamento istituzionale. All’ordine del giorno anche la discussione sulla trasformazione in Consorzio.
Daria Scarpitta