Tutti rinviati a giudizio perché, in concorso tra loro, avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla clinica privata di Vallo della Lucania ai danni della struttura pubblica. La richiesta è stata formulata, ieri mattina, dal pubblico ministero Alfredo Greco, nell’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte “prestazioni super pagate dall’ex Asl Salerno 3 alla clinica Cobellis”. All’attenzione del pm sono finiti amministratori e dirigenti dell’ex azienda sanitaria e diversi imprenditori; Greco, infatti, ha richiesto il rinvio a giudizio per l’amministratore della clinica privata, Massimo Cobellis, l’ex numero uno della salerno 3, Donato Saracino, Giuseppe Di Fluri, già direttore sanitario all’epoca dei fatti nella struttura sanitaria pubblica, e ancora Rosario Nicoletti, Francesco Tanzola, Saverio Talamo, Raffaele Priore e Salvatore Fiorillo. Secondo quanto riscontrato e contestato dalla pubblica accusa, dal 2006, alla Cobellis sarebbero state liquidate somme ingiustamente, in quanto gli interventi sarebbero stati pagati quasi dieci volte in più rispetto a quanto previsto nella convenzione stipulata. L’esempio è quello della litotrissia extracorporea utilizzata per il trattamento della calcolosi; pur essendo una procedura endoscopica che non implica nessuna incisione, tra Asl e Cobellis, secondo la ricostruzione del pm, veniva invece considerata e pagata come un vero e proprio intervento chirurgico con un notevole aggravio per le casse pubbliche dal momento che la Regione Campania aveva stabilito per il trattamento extracorporeo una tariffa di 166euro e qualche centesimo, per quella invasiva, dunque con incisione chirurgica, un onorario pari a 1264euro. La questione tornerà nelle aule giudiziarie il prossimo 6 novembre.
Roberta Cosentino