“ Non ho mai vietato di realizzare a scuola un presepe in rispetto di chi non è cattolico ho sempre dato la piena libertà ai docenti di organizzare al meglio il loro lavoro didattico. Credo che sia stato fatto tanto rumore per nulla. Nelle prossime ore cercherò di capire cosa è accaduto, da scatenare tanto clamore e spingere il Sindaco a scrivermi”. Così il dirigente scolastico Nicola Iavarone dell’Istituto Aldo Moro di Vallo della Lucania ha risposto questa mattina alla nostra redazione che gli chiedeva di sapere se per davvero aveva proibito la realizzazione di presepi e canti e recite natalizia nella scuola dell’infanzia. Il preside si è riservato di diffondere una nota ufficiale, anche alla stampa, dopo che avrà letto la letta inviatagli ieri dal primo cittadino e compreso la natura delle contestazioni dei alcuni genitori. La missiva a firma del sindaco Antonio Aloia inizia evidenziando al dirigente scolastico che alcuni genitori che lo hanno incontrato hanno espresso “ la loro preoccupazione su come i propri figli si preparano a vivere il Santo Natale all’interno dell’Istituto Scolastico “Aldo Moro. Si è diffusa la voce, sempre con più insistenza, secondo la quale avrebbe deciso, senza in verità alcuna nota formale, di impedire la realizzazione del Presepe artistico e di non far tenere le tradizionali recite di Nataleall’interno dei plessi scolastici da Lei diretti. Nel rispetto della legittima autonomia dell’Istituzione Scolastica – precisa Aloia – mi sia consentito di esprimere la mia contrarietà rispetto a tale decisione. Cancellare il Presepe, con tutte le iniziative e i riti connessi al Santo Natale, che tradizionalmente si svolgono nelle nostre scuole, significherebbe cancellare la nostra Identità. Ben venga una scuola interculturale. Ma colpire gli emblemi delNatale non produce una scuola e una società accoglienti e inclusive” . Per il sindaco di Vallo la Fede e il Presepe “non discriminano Nessuno”. Allo stesso modo pare pensarla anche il preside ma cosa sia realmente accaduto negli asili dell’Aldo Moro in questo di periodo di preparazione al Natale non è facile comprenderlo. Sicuramente qualcosa è stato riferito ai genitori rispetto all’opportunità o meno di costruire il presepe. Qualcosa però nel dialogo tra scuola e famiglie non è andato per il verso giusto. Altrimenti non si giustifica la lettera del primo cittadino. Anche se qualcuno si domanda come mai prima di scriverla non sia confrontato con il preside.
Antonietta Nicodemo