Ridotto il bacino di utenza dell’ospedale di Vallo della Lucania per quanto riguarda l’emergenza cardiologica. Il sindaco Antonio Aloia, che è anche un cardiologo del presidio, fa votare alla Giunta la decisione di impugnare gli ultimi provvedimenti regionali e si reca dal commissario dell’Asl di Salerno Mario Iervolino per chiedere di adoperarsi per una loro revisione. Nei giorni scorsi l’incontro, alla presenza della dottoressa Montella e del dott. D’Angelo. Al centro della questione il Decreto regionale n. 64 approvato lo scorso 16 luglio in cui viene definito il Piano Regionale della Rete dell’Emergenza Cardiologica Campana. In esso si prevede che per alcuni paesi del Cilento come Laurino, Monteforte, Piaggine, Sacco, Trentinara, ma anche Buonabitacolo, Sanza e Paestum, l’ospedale di riferimento per la emergenza cardiologica non sarà più quello di Vallo ma il presidio di Eboli. Il primo cittadino Aloia, dunque, dinanzi a Iervolino ha espresso il proprio disappunto per quanto deliberato dalla Regione. “Così si è penalizzato fortemente il Cilento – ha detto il sindaco- e si è depotenziato il ruolo dell’ospedale San Luca, struttura sanitaria di riferimento a sud di Salerno, in particolare nella gestione delle emergenze. Infatti, proprio perle sue caratteristiche è stato identificato come DEA di Primo livello”. Il sindaco ha fatto presente anche che studi scientifici sottolineano come oggi per la gestione ottimale del paziente con infarto miocardico acuto, sia necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete e che la rete deve garantire a tutti i pazienti a prescindere dal luogo di residenza, pari opportunità di accesso alle procedure salvavita . “Nell’emergenza il fattore tempo- ha detto ancora Aloia- è determinante . Un paziente colpito da infarto a Laurino, non sarà più trasportato a Vallo come è accaduto fino ad adesso, nonostante i tempi di percorrenza più brevi, ma dovrà raggiungere l’ospedale di Eboli”. Il timore del primo cittadino è che tale organizzazione se dovesse essere assunta anche nella costruzione delle altre reti per patologia ( rete ictus, rete traumatologica, rete neonatologica…) Vallo perderebbe man mano la sua centralità e “si rischierebbe tra qualche anno-ha detto – di nona vere nel Cilento le risposte sanitarie più adeguate . Di qui la richiesta al Commissario Iervolino di farsi promotore di azioni urgenti presso gli organismi regionali affinchè si giunga alla correzione del Decreto in questione. Intanto, lo scorso 7 settembre la Giunta Comunale di Vallo ha deciso di impugnare il provvedimento dinanzi al Tar.
Daria Scarpitta