E’ Francesco Maiese, il nuovo assessore ad entrare in giunta a Vallo della Lucania dopo la revoca di Pietro Miraldi. Proprio in questi giorni il Sindaco Aloia ha deciso, seguendo, come avevamo già anticipato, il criterio fino ad ora preso in considerazione nella composizione della Giunta comunale, ossia il risultato ottenuto durante la competizione elettorale. Maiese, già consigliere con delega al patrimonio e alle politiche giovanili, è stato infatti il più votato dopo Miraldi e come tale ha diritto ad entrare nell’esecutivo. Ancora da sciogliere il nodo deleghe. Il primo cittadino fa sapere che gliene verranno conferite altre, oltre quelle già in suo possesso, ma si prende altro tempo per al decisione. D’altra parte, questa scelta apparentemente piana di far entrare Maiese in Giunta ha messo in subbuglio parte del mondo politico che ha sostenuto il gruppo di Aloia, garantendogli la vittoria. Il Partito Democratico, di cui Miraldi era un esponente, pur se notoriamente spaccato, non ha accettato di buon occhio la scelta che, a loro dire, avrebbe reso il gruppo sbilanciato verso il centrodestra e verso il vicesindaco Ametrano, suocero di Maiese. Le ultime vicende già avevano scatenato delle reazioni seppure diverse all’interno del Pd. La corrente del Pd vallese che fa capo ad Antonio Bruno era stata drastica. “Consideriamo l’esperienza Aloia chiusa- avevano detto. Più accomodante quella che compattata attorno alle figure di Riccardo Ruocco e Simone Valiante aveva deciso di chiedere ad Aloia un nuovo patto di governo che prevedesse nuovi assessori, più deleghe e una rotazione di funzionari che permettesse di dare rappresentanza a tutte le forze sostenitrici della maggioranza. ora, però, dopo l’ingresso di Maiese in Giunta, lòa situazione si complica, tanto che nella giornata odierna il Pd spaccato ha indetto una riunione con la partecipazione di tutte le componenti. Secondo indiscrezioni, si potrebbe anche arrivare a decisioni estreme, come chiedere all’unico assessore Pd della Giunta Aloia Attilio Molinaro, di abbandonare l’esecutivo, cosa che movimenterebbe ancora di più la maggioranza, costringendola ad individuare un nuovo equilibrio.
Daria Scarpitta