Sono passati già dieci anni da quel 12 Novembre 2003 quando un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti alla base italiana dei Carabinieri in Iraq a Nassirya, provocando la morte di 28 persone tra Carabinieri, militari e civili. Fu un evento drammatico che fece entrare nelle case italiane il senso più terribile della guerra. Vibonati non ha mai dimenticato in tutto questo tempo quello che fu un sacrificio enorme e, puntuale come fa ormai da dieci anni , anche stamane è tornata a commemorare quel drammatico episodio, così terribile tanto più perché venne messo in atto durante una missione di pace. Era stato l’Onu a chiedere alla Nazioni di contribuire alla rinascita dell’Iraq dopo la guerra, erano stati i Carabinieri a scegliere, diversamente dall’Esercito, di operare nel centro abitato, vicino a quella popolazione che dovevano proteggere. Molto polemiche si sono consumate sulla vicenda ma sul sacrificio umano non si può discutere. E ancora una volta al Pro Loco di Villammare-Vibonati lo ha dimostrato tornando a pregare per i caduti, a chiedere silenzio e riflessione sulla vicenda, a farne occasione di insegnamento per i tanti ragazzi delle scuole del Comune che hanno preso parte alla cerimonia, assieme ad una classe dell’Istituto Tecnico Commerciale di Sapri. Dopo la Santa Messa celebrata presso il Monastero di San Francesco di Paola a Vibonati, il corteo con l’Associazione dei Carabinieri in pensione, il Comandante Gagliardo e i militari della Stazione dei Carabinieri di Vibonati, il Sindaco Massimo Marcheggiani, tutte le altre autorità e i cittadini si è incamminato alla volta della Caserma dove si sono succeduti i vari interventi commemorativi. In tutti è riecheggiato il ricordo della vicenda e l’inno ai valori della pace, della patria che questo sacrificio ha portato con sé. “Va ricordata l’importanza della testimonianza data– ha detto il Sindaco Marcheggiani – come messaggio per i ragazzi ad abbracciare la solidarietà e i valori promossi e a far crescere la nostra società “Al termine della cerimonia, davanti a chi quotidianamente svolge quello stesso lavoro al servizio del cittadino, è stata apposta una corona d’alloro presso la Caserma dei carabinieri, con un sentimento e una commozione ancora più intensi proprio perché nel decennale della strage.