Si è arricchita di nuovi contorni la vicenda del ragazzo marocchino che lunedì pomeriggio ha seminato il panico in strada a Vibonati, in preda ai fumi dell’alcool. Il 21enne, dopo l’identificazione da parte dei Carabinieri della locale stazione, era stato rilasciato con l’invito a presentarsi l’indomani in Questura, in quanto sprovvisto dei documenti necessari per risiedere in territorio italiano, ma una volta tornato nell’appartamento in cui viveva, in Via Ludovico Ariosto, è stato necessario, nel pomeriggio di martedì, un nuovo intervento dei militari guidati dal Maresciallo Francesco Barile, poiché il giovane extracomunitario, in stato confusionale, ha minacciato di lanciarsi dal balcone.
Le urla hanno messo in allarme i vicini di casa, e così sul posto, oltre agli uomini dell’Arma, sono arrivati anche i sanitari del 118, una psichiatra del Dipartimento di Igiene mentale dell’ospedale dell’Immacolata e il Sindaco di Vibonati, Manuel Borrelli. Una lunga mediazione tra i militari della stazione vibonatese e il ragazzo, per desisterlo dal commettere l’insano gesto e affidarsi invece alle cure dei sanitari presenti. Dopo diverse ore, anche grazie all’aiuto di un mediatore linguistico, il 21enne ha deciso spontaneamente di sottoporsi a un trattamento sanitario ed è stato per questo trasferito presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania.
Come da prassi, il ragazzo, che si trovava da poco a Vibonati per lavorare come manovale, è stato segnalato alla Procura per immigrazione clandestina.