Da venerdì sera il convento di San Francesco di Vibonati accoglie gli immigrati assegnati al Comune dalla Prefettura di Salerno nell’ambito del progetto Sprar condiviso dall’amministrazione comunale del Sindaco Franco Brusco. All’interno del Monastero hanno trovato accoglienza tre distinti nuclei familiari per un totale di otto persone. Tre donne, un uomo e tre bambini . Nei dettagli: marito e moglie con figlio, due ragazze con un bambino e una donna con un altro bambino. Il loro arrivo ha generato malumori in paese, ma nessun tipo di ribellione, anche perché annunciato da tempo. Hanno fatto ingresso all’interno della struttura accolti dal personale della Cooperativa di Salerno, che dovrà prendersi cura di loro durante il periodo di permanenza a Vibonati. L’arrivo dei richiedenti asilo politico nel piccolo comune salernitano giunge al termine di una lunga diatriba iniziata lo scorso anno con la decisione della maggioranza comunale di accogliere un nutrito gruppo di immigrati presso una struttura ricettiva lungo la costa della frazione Villammare. Una decisione che scatenò l’ira dei consiglieri di minoranza, dei cittadini, dei commercianti e degli operatori turistici. Dopo le contestazioni, il consiglio comunale decise di aderire allo Sprar limitando l’accoglienza di immigranti ad un numero massimo di 10 persone e a nuclei familiari. Venerdì sera in otto hanno raggiunto Vibonati e già questa mattina qualcuno di loro si è incamminato per le vie cittadine. Ora che si è diffusa la notizia del loro arrivo, in paese guardano con attenzione ciò che accade attorno al Monastero, divenuto centro di accoglienza per profughi.
Antonietta Nicodemo