Vibonati. ” Il monastero è del comune “, la parrocchia non si oppone alla sentenza di primo grado. In un manifesto la rabbia di alcuni fedeli.

Fine del contenzioso tra comune e parrocchia di Vibonati sulla proprietà del monastero di San Francesco di Paola. Il consiglio pastorale della chiesa locale ha deciso di non impugnare la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Lagonegro lo scorso gennaio. I giudici hanno respinto  le richiese avanzate dalla parrocchia  e condannato  la stessa al pagamento delle spese legali, oltre quindici mila euro. La sentenza ha stabilito che l’ex convento è di proprietà del comune mentre l’annessa chiesa è del fondo per gli edifico di culto presso il Ministero dell’interno, e così sarà , perché la parrocchia non ha impugnato la sentenza dinnanzi alla corte d’Appello di Potenza. Aveva tempo fino al 3 marzo e non l’ha fatto . Finisce così il braccio di  ferro tra chiesa e comune che per quattro anni circa ha tenuto banco nella nota località del Golfo di Policastro. Una vicenda dalla quale si è tenuto sempre distante il vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, ma non il parroco dell’epoca don Martino Romano che,  spinto dai fedeli, ha trascinato l’Ente Locale dinnanzi alla Giustizia, ritenendo che l’edificio storico fosse di proprietà della chiesa. La sentenza di primo grado è arrivata qualche mese dopo l’insediamento del nuovo parroco don Vincenzo Contaldi, che, sulla questione, ha lasciato  subito intendere che avrebbe interrotto il procedimento giudiziario. Una scelta contestata da un gruppo di fedeli attraverso un manifesto nel quale criticano duramente  l’atteggiamento assunto dal vescovo in questa vicenda e anche il nuovo parroco. Gli stessi fedeli  si erano offerti a pagare le spese per il ricorso: “ Ci chiediamo – scrivono – perchè chiesa e diocesi hanno deciso di pagare i 25 mila euro per la causa a Lagonegro  quando potevano uscirsene gratis da questa situazione “ .