Nessun sequestro per il Museo Logos allestito nel convento di San Francesco di Paola a Vibonati. Continuerà a rimanere aperto e a mostrare la storia della cristianità ai visitatori che accorreranno. Il Tribunale di Lagonegro infatti ha rigettato l’istanza presentata dal parroco don Martino Romano che , in attesa che si definisse la proprietà del convento, aveva chiesto i sigilli per tutelare ilmonastero da eventuali interventi invasivi come l’allestimento in questione. Per il giudice, però, non è stato provato in maniera adeguata il rischio corso dalla struttura, quel “radicale mutamento dei luoghi con abbattimento di mura preesistenti e la chiusura di vani di passaggio” che era all’origine della richiesta di sequestro da parte della parrocchia Sant’Antonio Abate di Vibonati . Questa aveva presentato anche delle fotografie di calcinacci rinvenuti nel convento per suffragare la propria tesi, ma il giudice ha fatto notare che risalivano al settembre 2022, cioè prima che il Comune decidesse di affidare ad una società privata l’edificio religioso per l’allestimento del Museo, e che verosimilmente erano da attribuirsi a lavori di manutenzione eseguiti dal Comune, come riferito dallo stesso ente, in virtù del fatto che comunque al momento ha la disponibilità del bene. “Il mero allestimento di un presepe, per quanto di notevole dimensioni – scrive il giudice – non appare di per sé un evento in grado di causare né un rischio di deterioramento o alterazione dell’edificio né una modifica irreversibile dello stato di fatto. Di contro il Comune di Vibonati – si legge ancora- ha fornito validi elementi per escludere la sussistenza di un qualche pregiudizio per il convento dovuto all’allestimento del presepe, avendo depositato una relazione tecnica a cura del direttore dei lavori dalla quale si evince che: “- Nessuna lavorazione di tipo strutturale è stata eseguita. – Gli allestimenti del presepe sono consistiti nell’apposizione diteli di iuta, polistirolo, paglia e statuette di terracotta. – Non è stato eseguito alcun intervento riguardante la parte esterna del Monastero e l’annessa Chiesa di San Francesco””. Di qui il rigetto del sequestro e di altre misure cautelari che ha salvato dalla chiusura il Museo Logos .
Daria Scarpitta