“ A Torraca non è prevista l’accoglienza di rifugiati. Il nostro Comune non ne sarà interessato perché conta meno di due mila abitanti e il Prefetto per il momento alle piccole realtà come la nostra non ha chiesto di attrezzarsi per ospitare richiedenti asilo” . A chiarirlo è il sindaco di Torraca Domenico Bianco dopo che in paese si è diffusa la notizia dell’arrivo di extracomunitari in strutture privare. “ Una notizia falsa – precisa il primo cittadino – che qualcuno continua ad alimentare senza una fonte di verità. Nel nostro Comune non saranno messi a disposizione dei profughi: appartamenti, strutture ricettive e nemmeno locali comunali. Non siamo razzisti – chiarisce – ma la nostra è una popolazione di appena mille e duecento abitanti e non ci sono le condizioni per questo tipo di assistenza “. E mentre Torraca chiude ai profughi Vibonati progetta un grande centro d’accoglienza per rifugiati da attivare all’interno dello storico hotel Le Terrazze, dismesso da anni. Il sindaco Franco Brusco per evitare che venisse attuata la convenzione sottoscritta con il residence La Cycas, affacciato sulla costa della frazione Villammare e quindi in un’are di alto interesse turistico, ha pensato di predisporre una soluzione alternativa da proporre al Prefetto, evitando così l’ingresso di rifugiati lungo la costa. Il progetto che il Comune sta portando avanti prevede la trasformazione del vecchio albergo in un centro organizzato per l’accoglienza e l’ integrazione di profughi. L’ ufficio tecnico ha già eseguito un sopralluogo nell’Hotel e presentato una relazione che indica gli interventi da eseguire per renderlo agibile e fruibile,trattandosi di un edificio chiuso da tempo. Si tratta di una struttura lontana dal centro abitato, di grosse dimensioni, a confine con i comuni di Sapri e Torraca. “ Nel caso in cui sarà ristrutturato per i profughi – chiarisce Brusco – non ne potrà ospitare solo nove. Per sostenere l’intera organizzazione che dovrà essere messa in piedi all’interno di quel grande hotel, bisognerà ospitarne molti i più “. Quanti in più non si sa. Contrari alla proposta del Comune: commercianti, operatori turistici e consiglieri di minoranza che continuano a proporre l’adesione allo Sprar, in base al quale dovrebbero esserne accolti tre ogni mille abitanti, e dunque nove . Ora si attende l’incontro con il Prefetto.
Antonietta NIcodemo
INTERVISTA AL SINDACO FRANCO BRUSCO
“ Il nostro Comune si dichiara disposto ad accogliente richiedenti asilo. Dall’accoglienza, però, deve rimanere fuori la frazione Villammare”. Questo è la posizione assunta dal sindaco di Vibonati Franco Brusco in occasione del vertice di mercoledì scorso tra il Prefetto e i primi cittadini salernitani, sulla questione migranti. In questo modo il Comune in riva al Golfo di Policastro chiarisce la sua nuova scelta, maturata dopo una serie di contestazioni e le nuove necessità esposte dal Prefetto Salvatore Malfi, che ha invitato i sindaci ad attrezzarsi per l’accoglienza. Nel dicembre scorso il consiglio comunale vibonatese licenziò una delibera che di fatto vietava l’ingresso ai profughi in strutture pubbliche e private se non inserito in percorso condiviso. “Siamo disposti ad adeguarci al piano nazionale purchè dall’assegnazione dei profughi resti fuori Villammare . Trattandosi di una località balneare- dice brusco – la presenza di immigrati potrebbe compromettere l’immagine turistica”. Il primo cittadino ha già chiesto un incontro al Prefetto per definire insieme la giusta soluzione. L’invito a partecipare sarà esteso anche ai consiglieri d’opposizione e ai delegati degli operatori turistici. Tutta questa mobilitazione nel Comune di Vibonati è iniziata dopo la conferma che il recidence la Cycas a Villammare aveva siglato una convenzione per l’ accoglienza di profughi. Di qui le diverse contestazioni per il timore dell’ arrivo indiscriminato di migranti. Il comune nel frattempo ha pensato di preparare una soluzione alternativa da proporre alla Prefettura per scongiurarne l’ ingresso nel recidence affacciato sulla costa. “Al prefetto – ha detto alla nostra redazione – abbiamo già indicato lo storico hotel Le Terrazze”. Secondo quanto ha riferito “ l’ ufficio tecnico ha eseguito anche un sopralluogo e presentato una relazione che fa il punto sugli interventi da eseguire per renderlo agibile e fruibile ,trattandosi di un edificio chiuso da tempo “. Si tratta di una struttura lontano dal centro abitato di grosse dimensioni , a confine con il comune di Sapri. Intanto il sindaco ha già lasciato intendere che nel caso in cui sarà attivata non potrà ospitare solo nove migranti : cioè tre per ogni mille abitanti, come previsto dall’ accordo Stato Anci. Per mantenere in piedi il sistema che andrà ad innescarsi all’interno del vecchio Hotel, nel caso in cui verrà trasformato in un centro d’accoglienza per rifugiati, sarà necessario, ha lasciato intendere Brusco durante la sua intervista nella rassegna stampa di 105tv, ospitare un buon numero di profughi. Ma in paese non tutti sono d’accordo ad ospitare più di nove richiedenti asilo. Ora si attende l’incontro con ilo Prefetto .
Antonietta Nicodemo