“ No ad una pista ciclabile sulla fascia dunale di Villammare. Realizzarla significherebbe commettere un reato ambientale” . L’opposizione è del Wwf che con una lettera ha chiesto al Sindaco di Vibonati Franco Brusco di rivedere il progetto definitivo che prevede la costruzione dell’opera tra Sapri al Parco Marinella. Una pista ciclabile di 1.300 metri con percorso pedonale parallelo, la cui spesa si aggira intorno ai 1.340.000. Un’opera che si inserisce nel più ampio progetto denominato “ riqualificazione e recupero fascia costiera del Golfo di Policastro. Nel tratto di spiaggia parallelo alla statale 18, in particolare in località Oliveto dove insiste anche la Sughera , riconosciuta recentemente albero monumentale italiano, è ben visibile una fascia dunale con vegetazione tipica. “ Il progetto per la realizzazione della pista – sottolinea il delegato del wwf Campania Piernazario Antelmi – la comprometterebbe in modo grave a causa dell’uso di mezzi per la movimentazione terra, perché per costruire la pista occorre realizzare un basamento con una massicciata di 40 cm e un tappetino di conglomerato bituminoso “. L’associazione ambientalista ricorda, inoltre, che le dune sono protette da specifiche leggi nazionali ed europee e quella di Villammare è anche menzionata tra i punti qualificanti per l’assegnazione della Bandiera Blu d’Europa. “Per queste ragioni – spiega Antelmi – realizzare il progetto, così come è, significherebbe incappare in reati gravi come l’abuso e quelli contro l’ambiente, entrambi perseguibili penalmente”. Il delegato del wwf Campania chiude la lettera chiedendo al Sindaco di Vibonati di rivedere il progetto definitivo individuando un percorso delle piste ciclabili e pedonali al di fuori della fascia dunale dell’Oliveto. Intanto a tutela della speciale vegetazione l’associazione chiede al Comune l’installazione di videocamere di sorveglianza e tabelle divieto con ammenda quantizzata .
Antonietta Nicodemo